Gentili lettrici e lettori, con un pizzico di emozione ritorno a scrivere su Battaglie sociali in una nuova veste. Dall’8 luglio 2024 sono infatti la presidente delle Acli bresciane ed è con grande onore (e qualche onere) che cercherò di rappresentare la nostra associazione, guidandola insieme alle persone che hanno dato la loro disponibilità a far parte del gruppo della Presidenza e che ringrazio: Fabrizio Molteni - vicepresidente vicario con delega al lavoro; Sandra Belli - amministratrice; Valerio Corradi - delegato alle disuguaglianze e coesione sociale; Antonio Molinari - delegato alla democrazia e partecipazione; Federica Paletti - delegata al welfare; Laura Pasini - delegata all’innovazione sociale; Elisabetta Muchetti - delegata alla spiritualità e ai giovani e responsabile Coordinamento Donne; Giampaolo Turini - delegato alla sostenibilità integrata; Emilio Loda - delegato alla Pace e presidente di Us Acli; Sandro Pasotti - presidente Aval, consigliere Csv e Forum del Terzo Settore; Stefano Dioni, segretario Fap; Marco Menni – segretario generale. Si aggiungono al gruppo: don Alfredo Scaratti – assistente spirituale; Rita Tagassini, coordinatrice della segreteria organizzativa; Andrea Franchini e Roberto Toninelli, animatori sociali; Roberta Bertelli, segretaria.
Chiamare per nome donne e uomini, anche per ringraziarle/i del tempo e della passione che donano alle Acli, non è affatto una formalità. Perciò ricordo con piacere anche i componenti del Consiglio provinciale, per la prima volta costituito da una maggioranza femminile: Alberto Bernardi, Alessio Bonetti, Donatella Bonetti, Raffaella Bregoli, Chiara Celiker, Maria Frassine, Giacomo Mantelli, Giacomo Morandini, Luciano Pendoli, Alessandra Pianalto, Giovanna Poli, Pierangelo Prestini, Giuseppina Rigosa, Roberta Vidali. Si aggiungono le persone della Presidenza (già nominati) e i consiglieri provinciali eletti dall’Assemblea dei presidenti di circolo: Fabio Basile, San Polo; Lucia Benini, Caino; Antonio Botta, Verolanuova; Pieranna Buizza, Travagliato; Ermanno Comincioli, Villanuova; Monica De Luca, Chiari; Gianmario Facchi, Borgosatollo; Maria Folgarait, Castel Mella; Sandra Mazzotti, Iseo; Giambattista Mombelli, Bovezzo; Michela Ronchi, Alta Valle Camonica; Angelo Scaroni, Castenedolo. Membri di diritto del Consiglio sono Marco Arrighini, Alberto Bellotto, Paolo Gulberti in quanto coordinatori di zona; Vincenzo Fiorani, presidente Cta; Fabio Scozzesi, presidente Lega consumatori.
In questo corale ringraziamento di inizio mandato includo anche le centinaia di persone che animano le comunità con passione e instancabile lavoro: volontari e volontarie, attivi/e nei 71 circoli, presso recapiti, sportelli, punti comunità e realtà collegate, e operatrici e operatori di Patronato e Caf che, con competenza e professionalità, offrono servizi di tutela e consulenza fiscale a migliaia di persone ogni anno.
Il congresso è la più alta espressione di democrazia e partecipazione che un’associazione vive ed è l’occasione per fare il punto sul presente e tracciare delle direttrici per il futuro. A Brescia abbiamo dato vita a un confronto dentro e fuori le Acli che ha portato a definire, in modo partecipato e plurale, i cardini di questo mandato: pace, comunità, democrazia, lavoro, sostenibilità e spiritualità.
Con il consueto “fare pensato”, si cercherà di tradurre questi valori in azioni e progetti, portando avanti le tante iniziative che negli anni si sono consolidate a livello provinciale e nei territori, ma anche sviluppando nuove proposte che vadano nella direzione di rispondere sempre più e sempre meglio ai bisogni delle tante persone incontrate ogni giorno.
Le priorità saranno: la crisi della partecipazione, le disuguaglianze, il lavoro precario e spesso pericoloso, le nuove fragilità individuali e del sistema provocate anche dalla crisi demografica, la necessità di agire secondo l’ottica della sostenibilità integrata, che tenga conto degli aspetti economici, ambientali e sociali, riprendendo l’invito di Papa Francesco a dare vita ad una ecologia integrale.
Ci attendono anche alcune sfide sui versanti interno ed esterno. Il dialogo tra associazione e servizi: l’approfondimento e la costanza delle relazioni potrebbero meglio qualificare la proposta politica sulla base di quanto assunto dall’osservatorio tecnico; la presenza e l’azione sociale: modalità innovative di promuovere associazione e cittadinanza attiva si potranno tradurre anche in forme aggregative “leggere”, in modo da potenziare e diversificare l’articolata rete aclista; l’ingaggio dei più giovani (i giovani adulti!): la prossimità, la cura, la gentilezza, l’inclusione possono favorirne il coinvolgimento a diversi livelli.
Ci auguriamo per i prossimi anni di poter “fare le Acli” nel modo più partecipato possibile, con interazioni attive e generative tra Presidenza e Consiglio e tra il livello provinciale e i territori. Solo con un ingaggio ampio e la corresponsabilità di ciascuno si può guardare al futuro con speranza, non solo rispetto all’associazione ma anche alle comunità in cui le Acli vivono.
Il 2025 sarà l’ottantesimo anniversario di fondazione delle Acli bresciane, un’occasione per apprezzare i tanti frutti del lavoro passato e distribuire nuovi semi, pensando alle future generazioni. Mi piacerebbe che, chi farà le Acli di domani, vedesse germogliare il coraggio della felicità e della bellezza, due concetti che la gravità del presente quasi ci preclude anche solo pensare. Invece abbiamo bisogno di qualcosa che assomigli a “un tentativo di resistenza, un momento dialettico che apre varchi, spezza catene, genera alternative”.
In attesa dei festeggiamenti per il compleanno, arriverà il Natale, una festa che vuole essere ancora ricca di spiritualità. Allora il mio augurio è che il Natale porti con sé fraternità e tenerezza: “La tenerezza è la capacità di stare in mezzo alla gente, tra le sue sofferenze, in ascolto dei suoi sogni e delle sue attese. Il lavoro, la casa, l’accesso ai beni comuni, la salute, la qualità dell’ambiente, la cura dei luoghi non sono questioni puramente tecniche. Rivelano una loro spiritualità” (Cardinale Matteo Maria Zuppi, introduzione al libro di don Bruno Bignami “Dare un’anima alla politica”). Buon Natale e buon anno finalmente di pace.