Il documento delle Acli bresciane per la festa della liberazione
Le Acli Provinciali di Brescia desiderano commemorare il settantunesimo anniversario dalla Liberazione nazifascista che si celebrerà il 25 aprile prossimo con un auspicio di pace, che è il prezioso frutto di una Resistenza ricca, pur nelle contraddizioni, dei sogni e delle speranze degli uomini e le donne che la agirono.
Oggi, dopo oltre settant’anni da quegli eventi che ci liberarono dalla guerra e da un ventennio di nazismo e fascismo, l’Italia e l’Europa sembrano aver progressivamente perso l’entusiasmo e la speranza che hanno animato il periodo post bellico.
Minacciati dal terrorismo e vessati dalla crisi economica, italiani ed europei hanno di nuovo paura e questo sentimento rischia di minare i valori su cui si fonda l’Europa stessa, come la solidarietà, la pace, la libertà. Notizie come quella del cosiddetto Grenzmanagement o “gestione del confine” – nome tecnico con cui il Primo Ministro austriaco definisce il valico di metallo e filo spinato installato al Brennero per dissuadere l’arrivo degli immigrati da sud – ci preoccupano per il loro valore simbolico, certo, ma anche perché si inseriscono in un clima di rinvigoriti nazionalismi e rigurgiti xenofobi.
Rinnoviamo, in questa occasione, l’impegno delle Acli a lavorare ogni giorno perché i valori sui cui è stata fondata la nostra Repubblica non si smarriscano, da un lato attraverso l’azione formativa e l’elaborazione di un pensiero politico e sociale ispirato alla fraternità, dall’altro cercando di “approfondire e praticare le opere di misericordia e contribuire a farle diventare stile comunitario e impegno politico”, come indicato nella mozione approvata dal Congresso Provinciale.