Al Patronato Acli l'APe Day

Martedì 16 maggio 2017

E’ finalmente in dirittura d’arrivo l’APe sociale, l’anticipo pensionistico di vecchiaia per alcune categorie di lavoratori ed anche l’anticipo a quota 41 anni di contributi per i lavoratori “precoci”, (con almeno un anno di contributi maturati prima del 19° anno di età) anche in questo caso limitatamente ad alcune categorie di lavoratori.

Sono possibilità di pensionamento importanti insieme all’APe volontaria, che sarà possibile nelle prossime settimane, non appena sarà pubblicato anche il decreto attuativo di questa forma di anticipo il quale, a differenza dell’APe sociale, è un  prestito che consente di arrivare all’età della pensione di vecchiaia che – è importante ricordarlo – senza queste misure è possibile solo con le regole della riforma Monti Fornero del 2012. 

Si tratta di misure diverse tra loro: l’APe sociale è un’indennità a carico dello Stato, riservata ad alcune categorie di lavoratori che si trovano in particolari condizioni (disoccupato senza indennità di disoccupazione da almeno tre mesi - lavoratore che, da almeno sei mesi, assista il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità - lavoratore con una invalidità civile pari o superiore al 74% - lavoratore dipendente che negli ultimi sei anni sia stato impegnato in via continuativa in lavorazioni particolarmente “difficoltose e rischiose” elencate dalla legge), che siano in possesso di determinate anzianità contributive (30 o 36 anni) ed almeno 63 anni di età.  
 
L’APe volontario, invece, è un prestito che può essere richiesto da chi ha 20 anni di contributi, almeno 63 anni di età e maturi il diritto alla pensione di vecchiaia entro 3 anni e 7 mesi. In merito al prestito ed al coinvolgimento di istituti bancari ed assicurativi, le ACLI avrebbero preferito soluzioni di flessibilità pensionistica diverse, vere e proprie norme di anticipo del pensionamento, tuttavia, i tassi appaiono vantaggiosi. In situazioni di difficoltà, accedere all’anticipo volontario potrebbe costituire un’alternativa ad uno stato di assenza di risorse: una soluzione ponte per accompagnare economicamente il cittadino fino alla pensione di vecchiaia, anche se poi quest’ultima sarà gravata da una trattenuta per la restituzione del prestito ottenuto.
 
La legge di bilancio 2017, ha introdotto altre misura importanti quali agevolazioni nella disciplina dei lavori usuranti; l’ampliamento delle possibilità di utilizzo del cumulo gratuito dei periodi assicurativi, ivi compresi quelli maturati nella casse dei liberi professionisti, l’incremento e l’ampliamento della somma aggiuntiva per i pensionati (cosiddetta 14^).
 
Per spiegare a tutti i cittadini interessati che le soluzioni pensionistiche previste dalla legge sono molteplici e in molti casi offrono varie possibilità di scelta, il Patronato Acli  ha deciso di dedicare la giornata di venerdi 19 maggio a questo tipo di consulenza.  La legge ha infatti previsto la competenza specifica dei patronati su questa normativa. Gli uffici della sede provinciale sita a Brescia, in via Corsica 165, saranno aperti dalle 9.00 alle 13.00 con linee dedicate e gestite da operatori formati che, in base alle disposizioni contenute nella legge finanziaria ed alle informazioni a disposizione, offriranno la prima consulenza ed accompagneranno poi i cittadini nel momento in cui, emessi i decreti, con le disposizioni operative si potranno avviare le pratiche verso l’INPS.
 
Una giornata specifica che si aggiunge all’operatività  in atto già da tempo anche negli uffici e  nei recapiti del Patronato ACLI sul territorio di tutta la provincia.
 
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