Alla Fest'Acli di San Polo si parla di benessere equo sostenibile

Giovedì 4 luglio 2013

All'interno della Fest'Acli di San Polo, si terrà questa sera (giovedì 4 luglio) alle ore 21 la presentazione di uno nuovo strumento per misurare il benessere di una comunità, che vuole superare l'indice del Pil. Si tratta del BES, che indica il benessere equo sostenibile.

All'incontro saranno presenti Marco Trentini (Responsabile ufficio statistica del Comune di Brescia), un rappresentante dell’ISTAT regionale, Maurizio Drezzadore (rappresentante delle Acli nazionali nel CNEL) ed il nuovo sindaco di Brescia Emilio Del Bono, alla sua prima uscita pubblica dall'elezione; moderatore dell'incontro sarà il presidente provinciale delle Acli Roberto Rossini.

 

Riportiamo l'articolo del Giornale di Brescia di oggi, con la presentazione dei dati del BES.

 

Dal 2012 Brescia partecipa al rapporto UrBes, coordinato da Istat e Cnel - sarà presentato stasera, alle 21, alla FestAcli di San Polo nell’incontro «Oltre il Pil. Il Bes, Benessere equo sostenibile», cui parteciperà anche il sindaco Emilio Del Bono - che misura il livello di benessere equo e sostenibile nelle città italiane. Brescia ha dato il suo contributo, per una valutazione più focalizzata sul locale con l’Unità di Staff statistica della Loggia. Lo stato di salute della nostra città - e anche della provincia per alcuni parametri - in termini di una percezione del benessere, è definito attraverso i dodici ambiti analizzati dal rapporto: salute; istruzione e formazione; lavoro e conciliazione dei tempi; benessere economico; relazioni sociali; politica e istituzioni; sicurezza; benessere soggettivo; paesaggio e patrimonio culturale; ambiente; ricerca e innovazione; qualità dei servizi.
Per quanto riguarda la salute, nel 2010, nella nostra provincia, l’aspettativa di vita si è posizionata sui livelli nazionali: 79,5 anni contro i 79,4 per gli uomini, e 84,7 anni contro 84,4 per le donne. Il tasso di mortalità per tumore è in diminuzione nel Bresciano - dall’11,4 ogni 10mila residenti tra i 20 e i 64 anni del 2006 al 9,8 del 2010 - è superiore al dato regionale (9,2) e nazionale (9). Pure la mortalità per incidenti stradali è in netto calo nella nostra provincia: dall’1,6 per 10mila residenti tra i 15 e i 34 anni del 2006 all’1,1 del 2010. Il tasso resta però più alto della media regionale e nazionale (1) anche in virtù dell’elevata motorizzazione del territorio provinciale e di una rete stradale molto trafficata.
Il Comune di Brescia ha tassi di partecipazione alla scuola dell’infanzia che dal 95,7% del 2008 si sono abbassati all’88,4% del 2012: su questo ha influito il peso sempre maggiore della crisi sulle famiglie. Sul fronte dell’occupazione, l’articolazione economica della nostra provincia garantisce una maggior tenuta rispetto al dato nazionale, pur con una flessione collegata alla difficile congiuntura: sul territorio provinciale, il tasso di occupazione è passato dal 67,8% del 2004 al 66,3% del 2012. Significativo, inoltre, il crollo del tasso di infortuni mortali sul lavoro - dal 6,7 per 100mila occupati del 2004 al 3,9 del 2011 fors’anche per effetto del calo dell’occupazione nei settori metallurgico ed edile.
Il dialogo tra i cittadini e le istituzioni e l’ambiente sono altre due voci prese in considerazione. A Brescia, come nel resto d’Italia, negli ultimi 30 anni, si è registrata una progressiva e significativa riduzione della partecipazione al voto. Se fino agli anni Ottanta era costantemente superiore al 90%, alle Europee del 2009 nel Comune di Brescia è scesa al 72,3%. Una «discesa» confermata anche alle ultime Comunali.
Per quanto riguarda la presenza femminile nelle istituzioni, in Consiglio comunale era del 10% nel 2004 e dal 2011 sale al 17,5%. Un trend nella direzione del rafforzamento confermata anche dall’assise consiliare della Loggia appena eletta: 16 donne su 32 consiglieri. Sul piano ambientale, Brescia, come molte altre città della Pianura Padana, supera costantemente la soglia di legge per quanto riguarda il range di giorni oltre il valore limite per le Pm10. Numeri cui contribuisce il traffico: Aci parla di un rapporto tra veicoli e popolazione, in città, che raggiunge il livello di 81,5 ogni 100 abitanti tra il 2005 e il 2011. Più positivo, il dato sulla superficie di verde urbano in città - 136,9 mq per abitante nel 2010 (106,4 a livello italiano).
p. gr.
 

 

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