Le spese detraibili effettuate per acquisti di mobili o elettrodomestici si “ripercuotono” anche sull’anno successivo ai fini della soglia massima di importo entro cui può essere applicato il Bonus Mobili. Chi dunque avesse intenzione di “spalmare” degli acquisti tra il 2022 e il 2023, deve ricordare che quelli effettuati entro il 31 dicembre 2022, col tetto massimo di spesa stabilizzato a 10.000 euro, incideranno comunque anche sul prossimo anno, quando invece il limite massimo si abbasserà a 5.000 euro.
Ricordiamo anzitutto che il Bonus Mobili si applica unicamente come agevolazione di “supporto” a determinate opere di ristrutturazione o manutenzione straordinaria detraibili col noto Bonus 50%. Se dunque a seguito di quelle opere, il titolare dell’immobile volesse acquistare dei beni di arredo o degli elettrodomestici, potrebbe detrarli in aggiunta ai lavori, a patto ovviamente che siano destinati allo stesso immobile su cui i lavori sono stati svolti.
In altri termini, l’acquisto di per sé di mobili o elettrodomestici non è mai detraibile agli occhi del fisco, ma appunto lo diventa se nella stessa casa vengono svolti degli interventi edili detraibili. Inoltre l’applicazione del Bonus Mobili include il presupposto secondo cui, come scrive l’Agenzia delle Entrate, “il limite (di spesa, ndr) è correlato ad ogni singola unità immobiliare oggetto di ristrutturazione comprensiva delle pertinenze. Al contribuente che esegua gli interventi su più unità immobiliari il diritto alla detrazione è riconosciuto più volte”.
Quindi in buona sostanza, visto che fino al 31/12 il limite è fissato a 10.000 euro, potrò acquistare mobili o elettrodomestici per qualunque cifra entro quel limite, avendo garantita la detrazione pari al 50% della spesa. Se invece quel limite fosse oltrepassato, cioè se ad esempio spendessi 15.000 euro, i 5.000 eccedenti rispetto alla soglia di 10.000 non rientrerebbero nel calcolo della detrazione.
Il problema però, come accennavamo, va proiettato anche in funzione degli eventuali acquisti che si volessero fare nel 2023. Qui infatti sta il nodo della questione. Nel 2023, lo abbiamo detto, la soglia di spesa massima detraibile col Bonus Mobili si dimezzerà da 10.000 a 5.000 euro. Questo ovviamente, oltre a comportare il dimezzamento della detrazione effettiva da 5.000 a 2.500 euro, presuppone una limitazione oggettiva per chi avesse programmato degli acquisti a cavallo fra 2022 e 2023.
Spesse volte infatti veniamo raggiunti dal dubbio ricorrente di molte persone che chiedono a CAF ACLI se le spese effettuate nel 2022 possono o meno incidere sul limite di spesa ribassato a 5.000 euro nel 2023. La risposta è sì, quindi l’unico consiglio pratico che possiamo dare è quello di acquistare possibilmente tutto entro il 31 dicembre 2022 avendo appunto a disposizione un margine di bonus ben più ampio.
Il caso pratico di un contribuente fra quelli che ci hanno scritto può aiutarci a capire meglio. “Se spendessi – chiede – 7.000 euro di mobili nel 2022 e poi altri 3.000 nel 2023, il prossimo anno rientrerei comunque nel bonus oppure verrei tagliato fuori considerando appunto di aver già speso 7.000 euro nel 2022?”. Stando così la situazione, nel 2023 il contribuente non potrà comunque rientrare nel bonus. Potrà ovviamente detrarre senza problemi il 50% dei 7.000 euro spesi nel 2022, ma degli ulteriori 3.000 che vorrebbe spendere nel 2023 non detrarrà nulla.
Ecco perché acquistare già tutto nel 2022 sarebbe più vantaggioso in termini fiscali: la detrazione verrebbe infatti applicata anche sugli altri 3.000 euro che, se spesi entro il 31 dicembre, rientrerebbero nella soglia massima di 10.000; viceversa nel 2023 resterebbero indetraibili, visto che i 7.000 già spesi nel 2022 basterebbero da soli a eccedere il limite di 5.000 euro che entrerà in vigore dal prossimo 1° gennaio.
Luca Napolitano