Nei prossimi giorni a Roma verranno consegnate le adesioni a "Italia Ripensaci", la campagna per chedere che l'Italia aderisca al Trattato per la proibizione delle armi nucleari.
Oggi sono stati i presentati i risultati della campagna bresciana, alla quale le Acli provinciali hanno dato un significativo contributo. Sono state firmate 7218 cartoline, alle quali si aggiungono le delibere comunali di 42 comuni della provincia, le adesioni di 71 tra associazioni, circoli Acli, enti, parrocchie.
Il 7 luglio 2017, dopo decenni di lavoro, l’Assemblea dell’Onu a New York approva con 122 voti favorevoli il Trattato per la proibizione delle armi nucleari, un Trattato che può davvero trasformare il mondo e renderlo più umano e sicuro.
Il trattato è stato aperto alla firma presso la sede delle Nazioni Unite a New York il 20 settembre 2017 e resterà aperto a tempo indeterminato. Ad oggi 59 Stati hanno firmato e 10 di essi hanno ratificato.
Il Trattato entrerà in vigore al momento della ratifica formale di almeno 50 Paesi.
Entro l’anno dovrebbero arrivare le ratifiche di altri stati Nuova Zelanda, Costa Rica, Cile, Brasile. Ecuador, Honduras, Uruguay. (http://www.icanw.org/status-of-the-treaty-on-the-prohibition-of-nuclear-weapons/)
L’Italia per ora si è semplicemente collocata fuori da ogni contributo e sostegno al trattato. Non ha partecipato all’elaborazione del testo, non è fra i 122 paesi che lo hanno approvato e non ne ha discusso in alcun modo in sede istituzionale.
L’obiettivo della Campagna è che l’Italia ratifichi il Trattato per la proibizione delle armi nucleari.
Il 7 luglio 2018, primo anniversario dell'adozione dello storico Trattato verranno consegnati al Parlamento migliaia di cartoline, di ordini del giorno e appelli approvati da numerosi Enti Locali italiani, e realtà della società civile.
Brescia è direttamente coinvolta da questa proposta in quanto territorio che vede presenti nella base aeronautica di Ghedi-La Torre le bombe nucleari modello B-61, in via di aggiornamento al modello B-61-12 trasportate e sganciate dai nuovi caccia F35.
Come realtà aderenti alla Campagna “Italia, ripensaci” abbiamo proposto di partecipare a questo lavoro comune: