Consegnate le firme per la campagna "Italia ripensaci"

Giovedì 5 luglio 2018

Nei prossimi giorni a Roma verranno consegnate le adesioni a "Italia Ripensaci", la campagna per chedere che l'Italia aderisca al Trattato per la proibizione delle armi nucleari

Oggi sono stati i presentati i risultati della campagna bresciana, alla quale le Acli provinciali hanno dato un significativo contributo. Sono state firmate 7218 cartoline, alle quali si aggiungono le delibere comunali di 42 comuni della provincia, le adesioni di 71 tra associazioni, circoli Acli, enti, parrocchie


Il 7 luglio 2017, dopo decenni di lavoro, l’Assemblea dell’Onu a New York approva con 122 voti favorevoli il Trattato per la proibizione delle armi nucleari, un Trattato che può davvero trasformare il mondo e renderlo più umano e sicuro.
Il trattato è stato aperto alla firma presso la sede delle Nazioni Unite a New York il 20 settembre 2017 e resterà aperto a tempo indeterminato. Ad oggi 59 Stati hanno firmato e 10 di essi hanno ratificato.
Il Trattato entrerà in vigore al momento della ratifica formale di almeno 50 Paesi.
 

Entro l’anno dovrebbero arrivare le ratifiche di altri stati Nuova Zelanda, Costa Rica, Cile, Brasile. Ecuador, Honduras, Uruguay. (http://www.icanw.org/status-of-the-treaty-on-the-prohibition-of-nuclear-weapons/)

L’Italia per ora si è semplicemente collocata fuori da ogni contributo e sostegno al trattato. Non ha partecipato all’elaborazione del testo, non è fra i 122 paesi che lo hanno approvato e non ne ha discusso in alcun modo in sede istituzionale.
L’obiettivo della Campagna è che l’Italia ratifichi il Trattato per la proibizione delle armi nucleari.
Il 7 luglio 2018, primo anniversario dell'adozione dello storico Trattato verranno consegnati al Parlamento migliaia di cartoline, di ordini del giorno e appelli approvati da numerosi Enti Locali italiani, e realtà della società civile.

Brescia è direttamente coinvolta da questa proposta in quanto territorio che vede presenti nella base aeronautica di Ghedi-La Torre le bombe nucleari modello B-61, in via di aggiornamento al modello B-61-12 trasportate e sganciate dai nuovi caccia F35.

 

Come realtà aderenti alla Campagna “Italia, ripensaci” abbiamo proposto di partecipare a questo lavoro comune:

  • per imparare a pensare in modo diverso chiedendoci non “quali passi possono essere compiuti per dare la vittoria militare al gruppo che preferiamo, perché non ci saranno più ulteriori mosse; ma chiedendoci: quali passi possono essere compiuti per impedire un conflitto armato il cui esito sarebbe disastroso per tutti?” come invitava a pensare il Manifesto Russell-Einstein del 9 luglio 1955;
  • per ricordare che “in questa nostra età, che si vanta della forza atomica, è contrario alla ragione essere sempre predisposti alla guerra per ricuperare i diritti violati” come diceva Giovanni XXIII nella Pacem in Terris nel 1963;
  • per annunciare che un mondo senza armi nucleari è un obiettivo condiviso e l’aspirazione di milioni di uomini e donne;
  • per non cedere alla logica della paura che rende il mondo intero più fragile e arrabbiato, più diviso e fondamentalista, più rigido e meno fraterno e per chiedere una migliore politica di cooperazione e prevenzione dei conflitti;
  • per dire basta all’illusione di dominare e controllare le relazioni internazionali confidando principalmente sulle forze e sulle alleanze militari.
     
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