Consigli di quartiere: non rinunciamo alla partecipazione

Giovedì 28 settembre 2017

Le Acli della città in merito alla prosecuzione di una importante esperienza democratica


Dopo la soppressione delle Circoscrizioni, l’Amministrazione comunale eletta nel 2013 ha proposto l’introduzione di un nuovo organismo di partecipazione democratica, elettivo e a partecipazione volontaria: i Consigli di Quartiere. Il dibattito in consiglio comunale è stato lungo e ha evidenziato posizioni anche molto diverse. Si è comunque giunti alla composizione dei CdQ con il voto del dicembre 2014. In questi mesi che anticipano la decadenza dei CdQ correnti (che per l’attuale regolamento coincide con quella del Consiglio Comunale) come Acli della città di Brescia ci sentiamo di proporre una riflessione.

I Consigli di Quartiere sono stati un’esperienza nuova, sperimentale, sicuramente faticosa, ma anche e soprattutto vitale ed energica. È emersa la forte volontà di partecipazione dal basso da parte dei cittadini e delle associazioni, dei presidenti e dei consiglieri.
 
Certo non è stato semplice: ci sono state difficoltà di dialogo con l’Amministrazione che ha dovuto imparare a interfacciarsi con 33 nuove entità che prima non esistevano. C’erano molte questioni aperte da tempo che ogni quartiere legittimamente sperava di poter risolvere anche grazie al nuovo organo, ed era forse ambizioso pensare di farlo con piena efficacia in questa fare di rodaggio. Ma l’impegno profuso, a titolo gratuito, da presidenti e consiglieri in questi anni è sicuramente segnale di una voglia di partecipazione dal basso che deve essere valorizzata e coltivata. I cittadini hanno necessità di un organismo intermedio, eletto democraticamente, che possa fare da tramite con l’Amministrazione comunale.
 
I Punti Comunità, istituiti in vari quartieri, possono certamente svolgere un importante ruolo per intercettare i bisogni socio assistenziali e mettere in rete le associazioni. Tuttavia, il compito di rappresentare i cittadini e promuovere la partecipazione non può che appartenere ai Consigli di Quartiere, organismi di democrazia partecipativa.
 
Tra i Consiglieri di quartiere vi è preoccupazione sul futuro di questi organismi che, come dicevamo, si scioglieranno insieme al Consiglio Comunale. Attualmente infatti non è chiaro se e quando verranno rieletti.
 
Le Acli, in virtù delle riflessioni qui espresse, ritengono importante che il Consiglio Comunale prenda una decisione sul futuro dei Consigli di Quartiere prima della fine della consiliatura. Sarebbe un grave errore disperdere questa positiva esperienza di partecipazione civica che, dopo i primi mesi di naturale assestamento, sta ora dando davvero buoni frutti.

 

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