Grazie a “100 runner per Aleppo” 5000 persone del campo di Atma avranno pane per 16 giorni
E’ stato consegnato ieri sera, durante un breve ma intenso incontro, il contributo economico (che ha superato i 3000 euro) raccolto grazie all’iniziativa 100 runner per Aleppo, nata all’interno dell’edizione 2017 di Per...corri la pace, che dal 7 al’11 settembre ha visto 115 ciclisti e podisti attraversare le strade delle province di Brescia, Mantova, Reggo Emilia, Modena, Bologna, Firenze, Arezzo, Siena.
100 runner per Aleppo promossa per sostenere l’associazione brianzola “Insieme si può fare Onlus” che dal 2013 porta aiuti e solidarietà nei campi profughi al confine tra Siria e Turchia, ha coinvolto in una corsa di solidarietà decine di podisti di varie città che lungo il percorso si sono aggregati ai partecipanti per per…correre insieme un tratto di strada e dare il proprio sostegno.
Il contributo è stato consegnato dal Presidente delle Acli provinciali di Brescia Pierangelo Milesi e dal Presidente di US Acli Emilio Loda al Presidente dell’associazione “Insieme si può fare” Lorenzo Locati. Durante l’incontro è stata sottolineata la positività dell’esperienza di 100 runner per Aleppo, non solo per il contributo economica raccolto, ma soprattutto per il coinvolgimento e la sensibilizzazione rispetto alla situazione dei profughi siriani. Il Presidente di “Insieme si può fare Onlus” Lorenzo Locati ha partecipato attivamente a “Per…corri la Pace”, insieme a Noura Warrak, medico bresciana originaria della Siria responsabile per Brescia dell’associazione. All’incontro era presente anche Giacomo Marniga, sindaco di Borgosatollo, Comune che ha accolto e salutato i runner di Per…corri la Pace durante il loro passaggio verso Firenze.
Beneficiari del progetto sono gli ospiti del campo profughi di Atma, in Siria, al cui interno vi sono una parte dei milioni di siriani costretti a fuggire dalle loro case durante questa terribile e lunga guerra. Il contributo economico permetterà di acquistare 16 tonnellate di farina, che equivalgono a una razione giornaliera di pane per 5000 persone per 16 giorni.
Il progetto non si ferma; l’iniziativa si sta allargando ad altre realtà associative e a singoli sostenitori, che permetteranno di proseguire il sostegno a favore dei profughi siriani.