Va approfondita e rivista la struttura della rete stradale a favore del trasporto pubblico, adeguandola in particolare alle esigenze di puntualità e velocità, prevedendo ad esempio percorsi autonomi su sede protetta. Le strade principali di acceso alla città devono essere ripensate al fine di convogliare/invogliare il traffico verso i punti di interscambio mezzo privato/trasporto pubblico. Occorre implementare la rete esistente a tutela degli utenti deboli (pedoni ed in particolare bambini, anziani, disabili), riducendo la velocità complessiva degli automezzi e garantendo maggiore protezione fisica agli attraversamenti. Vi sono esperienze europee cui attingere per promuovere scelte lungimiranti e fare della Città di Brescia un esempio ed un modello a livello nazionale.
Va incentivato ulteriormente l’uso della bicicletta attraverso l’incremento dei percorsi ciclabili, ben progettati ma soprattutto ben mantenuti nel tempo e adeguatamente protetti, su sede separata rispetto al traffico veicolare ed ai pedoni.
Sono da salvaguardare le residue aree ad uso agricolo, imponendo adeguati vincoli e correlati incentivi alla loro gestione e manutenzione.
Per quanto riguarda invece il verde pubblico ed in particolare i grandi parchi urbani (Parco delle Colline, Parco delle Cave, Parco del Mella...), oltre alle aree a funzione prevalentemente naturalistica di mitigazione ambientale, vanno previste specifiche aree dotate di servizi (ad esempio ricettività turistica leggera, sportiva, didattico-naturalistica) per rendere fruibili e gestibili questi grandi polmoni, evitando eccessi e cementificazioni ma, al tempo stesso, favorendo l’insediamento di realtà dell’associazionismo e la relativa assunzione di responsabilità, unitamente all’Amministrazione, nella gestione e nella manutenzione. Tali Parchi, attraverso una sapiente opera di comunicazione, potrebbero infatti divenire essi stessi elementi di aggregazione, di attrazione turistica e risultare punti di riferimento per lo sviluppo dell’accoglienza della città (si pensi ad esempio alla realizzazione di campeggi ecosostenibili o centri di canottaggio nel Parco delle Cave a San Polo o ad ostelli e fattorie didattiche nella ex Polveriera di Mompiano).
Un’attenzione particolare deve essere data alle grandi opere e alle ripercussioni sul territorio cittadino, ad esempio la futura realizzazione della tratta ferroviaria TAV in uscita dalla città, affinchè si valutino attentamente l’incidenza dei lavori e si pretendano nelle opportune sedi tutte le correlate forme di tutela, sia durante che a conclusione dei lavori.
Ambiente
Occorre a nostro parere in primo luogo proporre azioni concrete a tutela della salubrità dell’aria attraverso il forte disincentivo all’utilizzo del mezzo privato a favore del trasporto pubblico, ad esempio favorendo le aree di parcheggio nei punti di interscambio e disincentivando l’ingresso delle auto nel territorio comunale, in particolare nel ring. Sono da valutare incentivi locali al miglioramento della classe energetica degli edifici privati e da programmare interventi adeguati sugli immobili pubblici: è infatti necessario un passaggio - graduale ma continuo - dalle fonti fossili alle energie rinnovabili per fornire energia e calore alla città. In questo solco si inserisce un particolare sollecito all’incremento di automezzi comunali a trazione elettrica.
Si propone un piano straordinario di piantumazione di essenze arboree in particolare in aree verdi abbandonate ovvero a ridosso delle grandi arterie stradali. In secondo luogo, l’acqua, bene pubblico che non può essere soggetto alla speculazione del mercato, necessita di particolare attenzione sia per quanto attiene alla sua qualità sia per quanto attiene alla distribuzione ed utilizzo. Sulla qualità occorre mantenere alto il livello di attenzione, sollecitando monitoraggi e verifiche. La lotta agli sprechi deve essere costante. In terzo luogo, il suolo non costruito, sia per la sua funzione biologica che per le altre prerogative (prevenzione del rischio idrogeologico, ad esempio), va protetto e valorizzato. Le aree verdi devono essere incrementate e soprattutto ben gestite: su questo punto le organizzazioni del terzo settore possono essere un riferimento.