Quasi 400 partecipanti nelle 30 serate realizzate in tutta la provincia
Si è concluso ieri sera con una lezione dedicata alla globalizzazione l’ottava edizione del corso di geopolitica Fabula Mundi, organizzato da Ipsia Brescia Onlus e dalle Acli provinciali di Brescia.
Il corso della città (che ha registrato oltre 70 iscritti) è stato anticipato da altri 7 percorsi che tra gennaio e marzo si sono tenuti in tutta la provincia di Brescia, in collaborazione con le zone e i circoli Acli, con altre associazioni, parrocchie e comuni.
Difficile quantificare con precisione quante persone hanno partecipato all’intero percorso. Sicuramente in tutta la provincia circa 350-400 persone hanno avuto l’opportunità di assistere ad una trentina di serate durante le quali si è cercato di interpretare una situazione internazionale sempre più complessa.
Il percorso di geopolitica è stato proposto a Gavardo, Desenzano, Gardone Valtrompia, Flero, Darfo Boario Terme, Leno e in Franciacorta, oltre al corso di sei serate che si è tenuto a Brescia presso la sede delle Acli. Alcuni temi sono stati affrontati in quasi tutte le sedi (Corea del Nord, Sael e zona subsahariana, flussi migratori). Inoltre alcune zone hanno caratterizzato il corso con ulteriori argomenti. Durante il corso di Brescia sono state riproposte le lezioni su Corea del Nord e Sael, oltre a incontri su America Latina, Yemen, terrorismo e globalizzazione.
Il corso ha riscosso un grande apprezzamento da parte dei partecipanti. Come ha ricordato ieri sera salutando i corsisti il Presidente delle Acli provinciali Pierangelo Milesi, “offrire alle persone un’occasione così importante e qualificata per capire cosa sta succedendo nel mondo, risponde a uno dei compiti principali delle Acli, che sono chiamate a fare pedagogia politica anche per quanto riguarda l’ambito internazionale”.
Molto apprezzati i relatori che in questi mesi si sono impegnati a girare tutta la provincia: i docenti universitari Michele Brunelli e Valerio Corradi e i giornalisti Claudio Gandolfo e Carlo Muzzi, ai quali si sono aggiungi in alcune occasioni anche don Fabio Corazzina e Marco Caselli.