Anche le Acli bresciane invitano a sottoscrivere e firmare la Dichiarazione sulla fraternità umana, che è stata scritta e firmata da Premi Nobel e da rappresentanti delle Organizzazioni internazionali insignite del Nobel per la Pace durante il primo Meeting Mondiale della Fraternità Umana che si è tenuto il 10 giugno 2023 a Roma in piazza San Pietro nella Città dello Stato Vaticano. Per la Santa Sede, la Dichiarazione è stata firmata dal Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato.
Uniamoci alla voce di Papa Francesco che ci invita a scegliere la fraternità per rimanere umani e condividere lo stesso destino: «Siamo diversi, siamo differenti, abbiamo differenti culture e religioni, ma siamo fratelli e vogliamo vivere in pace».
Firma il documento e invita anche la tua famiglia, il tuo quartiere, la tua parrocchia, le scuole e le università a fare lo stesso.
Hanno già firmato e sostengono il documento, tra gli altri, i seguenti Premi Nobel e le Organizzazioni Nobel per la Pace: Juan Manuel Santos, Oscar Arias Sánchez, Jody Williams, Shirin Ebadi, Muhammad Yunus, Leymah Gbowee, Tawakkol Karman, Denis Mukwege, Nadia Murad, Giorgio Parisi, Maria Ressa, Mairead Corrigan Maguire, Bureau International de la Paix (IPB), American Friends Service Committee (AFSC), Alto commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), International Physicians for the Prevention of Nuclear War (IPPNW), Pugwash Conferences on Science and World Affairs, International Campaign to Ban Landmines (ICBL), International Campaign to Abolish Nuclear Weapons (ICAN), Center for Civil Liberties.
Unisciti a noi e firma la dichiarazione: “Sta alla nostra libertà volere la fraternità e costruirla insieme in unità. Sottoscrivi insieme a noi questo appello per abbracciare questo sogno e trasformarlo in prassi quotidiane, affinché giunga alle menti e ai cuori di tutti i governanti e a chi, ad ogni livello, ha una piccola o grande responsabilità civica”.
La storia lo insegna: i grandi cambiamenti iniziano da una scelta e da gesti concreti che promuovono la fraternità