“Le Acli sono un luogo dove è possibile incontrare dei santi della porta accanto”

Domenica 2 giugno 2024

Presenti anche 200 bresciani all'incontro di Papa Francesco con le Acli

C’eravamo anche noi il 1 giugno a Roma, dove abbiamo accompagnato oltre 200 bresciane e bresciani, per festeggiare con Papa Francesco l’80° anniversario di fondazione delle Acli nazionali (l’ottantesimo delle Acli provinciali sarà nel 2025). Abbiamo incontrato il Papa con grande emozione e con lui ribadito i valori alla base della nostra fondazione, valori che ancora oggi sono i pilastri del nostro agire pensato.

Con il Pontefice abbiamo festeggiato una storia “lunga e ricca, che testimonia il vostro impegno e la vostra dedizione nel servizio alla comunità - per citare le sue parole - Questa storia è un patrimonio da cui trarre energie vitali per guardare avanti con speranza e determinazione. In essa troviamo i valori che hanno ispirato i vostri fondatori e che generazioni di aclisti hanno incarnato nel corso degli anni, attraverso una presenza importante nella società”.

Un riconoscimento per noi molto importante per darci la forza di proseguire ogni giorno con i nostri progetti, le nostre relazioni, i nostri sogni, con lo stile che ci contraddistingue e che anche il Pontefice ha voluto evidenziare, elencando 5 caratteristiche distintive della nostra associazione.

“La prima è lo stile popolare. Si tratta non solo di essere vicini alla gente, ma di essere e sentirsi parte del popolo. Significa vivere e condividere le gioie e le sfide quotidiane della comunità. Uno stile popolare implica riconoscere che i grandi progetti sociali e le trasformazioni durature nascono dal basso, dall’impegno condiviso e dai sogni collettivi. Ma la vera essenza del popolo risiede nella solidarietà e nel senso di appartenenza. Nel contesto di una società frammentata e di una cultura individualista, abbiamo un grande bisogno di luoghi in cui le persone possano sperimentare questo senso di appartenenza creativo e dinamico, che aiuta a passare dall’io al noi […] E’ questa la vocazione dei vostri circoli: aprire le porte, tenerle aperte, accogliere le persone, permettere loro di costruire legami di solidarietà e senso di appartenenza, per intraprendere insieme un cammino di integrazione”.

Il secondo elemento che connota lo stile delle Acli, ha osservato il Papa, è l’aspetto sinodale, “testimoniato dalla presenza di persone che appartengono a diversi orizzonti culturali, sociali, politici e anche ecclesiali, e che oggi sono qui con voi. Ma è anche uno stile che vi appartiene strutturalmente perché […] siete pluriformi e inquieti: è bello questo: la varietà e l’inquietudine – in senso positivo –, che vi aiuta a camminare insieme tra voi e anche a mescolarvi con le altre forze della società, facendo rete e promuovendo progetti condivisi”.

Non poteva mancare il pilastro dello stile democratico a noi tanto caro: “La fedeltà alla democrazia è da sempre un tratto distintivo delle Acli – ha sottolineato il Papa - Oggi ne abbiamo tanto bisogno […] è importante il molto lavoro che fate soprattutto per sostenere chi rischia l’emarginazione [...] prestate un servizio importante, che non deve soltanto restare nell’ambito dell’assistenza, ma promuovere la dignità di ogni persona e la possibilità che ciascuno possa mettere in campo le proprie risorse e il proprio contributo”.

Naturalmente c’è poi lo stile proprio della cultura della pace: il Pontefice lo ha messo al quarto punto nel ritratto dedicato alla nostra associazione, definendoci: “Operatori di pace – ed esortandoci ad essere – voce di una cultura della pace, uno spazio in cui affermare che la guerra non è mai inevitabile mentre la pace è sempre possibile; e che questo vale sia nei rapporti tra gli Stati, sia nella vita delle famiglie, delle comunità e nei luoghi di lavoro […] Costruisce la pace chi sa prendere posizione con chiarezza, ma al tempo stesso si sforza di costruire ponti, di ascoltare e comprendere le diverse parti in causa, promuovendo il dialogo e la riconciliazione”.
       

Infine lo stile cristiano, sintesi e radice degli altri aspetti: “Assumere uno stile cristiano vuol dire non soltanto prevedere che nei nostri incontri ci sia un momento di preghiera: questo va bene, ma dobbiamo fare di più; assumere uno stile cristiano vuol dire crescere nella familiarità con il Signore e nello spirito del Vangelo, perché esso possa permeare tutto ciò che facciamo e la nostra azione abbia lo stile di Cristo e lo renda presente nel mondo”.
 
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