Con l’approvazione in Senato del 29 dicembre (voti favorevoli 107, contrari 69 e un astenuto) si è chiuso l’iter parlamentare della prima Manovra targata Meloni. Vediamo allora in sintesi le principali misure di nostro interesse, ripromettendoci ovviamente di tornarci più nel dettaglio nei prossimi giorni.
Come già annunciato in una nostra news precedente, il Superbonus con la formula del 110% tramonta il 31 dicembre per far spazio dal 1° gennaio 2023 a una detrazione ribassata al 90%. Potranno però mantenere la detrazione applicata al 110% anche per i lavori eseguiti e pagati nel 2023:
Vengono rese strutturali, cioè durature anche dopo il 31 dicembre 2022, le equiparazioni (quindi stesso trattamento economico):
Viene introdotto dal 1° gennaio 2023 un incremento dell'Assegno pari al 50 per cento per ciascun figlio:
Viene inoltre elevato da 100 a 150 euro l’incremento forfettario per i nuclei familiari con quattro o più figli a carico che facciano parte del nucleo familiare.
Verrà abolito dal 1° gennaio 2024. Nel 2023 verrà invece riconosciuto per un massimo di sette mensilità, salvo il caso in cui nel nucleo familiare siano presenti:
Inoltre dal 1° gennaio 2023 per i beneficiari del Reddito di Cittadinanza tenuti all’adesione ad un percorso personalizzato di accompagnamento all’inserimento lavorativo e all’inclusione sociale “viene introdotto l’obbligo di frequentare, per sei mesi, un corso di formazione e/o riqualificazione professionale, pena la decadenza dal beneficio per l’intero nucleo familiare. L’erogazione del reddito di cittadinanza ai beneficiari di età tra i 18 e i 29 anni che non hanno adempiuto all’obbligo scolastico è, inoltre, condizionata alla frequenza di percorsi di istruzione funzionali al suo adempimento”.
Novità importante anche sulla decadenza del Reddito che avverrà “nel caso in cui uno dei componenti del nucleo familiare non accetti la prima offerta di lavoro, anche se pervenuta nei primi diciotto mesi di godimento del beneficio”. Per quanto riguarda infine le famiglie residenti in abitazioni locate, la componente specifica del Reddito destinata al pagamento parziale o totale del canone verrà “girata” direttamente al locatore.
Per l’anno 2023 viene innalzata da 12.000 a 15.000 euro la soglia inclusiva ISEE per poter essere beneficiari dei bonus in bolletta sulle utenze luce e gas.
Si scrive “Flat tax” ma in realtà si tratta dell’ormai noto Regime Forfettario, che consente appunto di applicare un’imposta “forfettaria” del 15% in sostituzione di quelle ordinariamente previste. Se fino al 31 dicembre 2022 questa tassazione agevolata era prevista per gli esercenti attività d'impresa e arti e professioni con redditi – nell'anno precedente – fino a 65.000 euro (per l’esattezza “ricavi conseguiti o compensi percepiti”), dal 1° gennaio 2023 la soglia di applicabilità viene elevata agli esercenti/professionisti che nell’anno precedente abbiano conseguito redditi fino a 85.000 euro.
Viene introdotta dal 1° gennaio 2023 “per le persone fisiche con redditi fino a 40.000 euro e titolari di reddito d’impresa e/o di lavoro autonomo” che non applicano il regime forfettario, la cosiddetta “tassa piatta” del 15% sulle variazioni di reddito superiori al 5% intese come la differenza tra il reddito prodotto nell'anno 2023 rispetto al più elevato dei redditi dichiarato negli anni dal 2020 al 2022.
Viene prolungata per tutto il 2023 la tassazione agevolata per i giovani che non abbiano compiuto 36 anni di età, e con un ISEE in corso di validità non superiore a 40.000 euro, sull’acquisto dell’immobile prima casa.
La detrazione al 50% sull’acquisto di arredi ed elettrodomestici mantiene lo stesso identico assetto di regole già in vigore, ma la novità riguarda il tetto massimo di spesa detraibile per l’anno 2023, che in pratica non sarà più di 5.000 euro, come previsto dalla Legge di Bilancio 2022, ma di 8.000 euro; quindi la massima detrazione ottenibile per l’anno 2023 si alza da 2.500 euro a 4.000 euro.
Viene prorogata al 2023, 2024 e agli anni seguenti, l’erogazione del contributo “per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia fruibili presso specialisti privati regolarmente iscritti nell'elenco degli psicoterapeuti nell'ambito dell'albo degli psicologi”. Si tratta però di una proroga che in realtà porta in serbo anche un potenziamento del bonus, la cui erogazione, parametrata al valore ISEE entro 50.000 euro (oltre 50.000 il bonus non spetta) sale da un limite massimo di 600 euro a un limite di 1.500 euro.
Sulla questione 18app va fatta una premessa: ovvero il Bonus Cultura 18app per come l’abbiamo conosciuto sinora, cioè la carta “renziana” di 500 euro per i consumi culturali dei 18enni (tutti), verrà erogata ancora per un anno, quindi in buona sostanza rimarrà uguale nel 2023 per i giovani che nel 2022 hanno compiuto la maggiore età. Le cose invece cambieranno dal 2024, anno a partire dal quale la Manovra Meloni introduce al posto del Bonus 18app due nuove “carte” culturali: la “Carta della Cultura Giovani” e la “Carta del Merito” che inizieranno appunto a essere usufruite nel 2024 dai ragazzi che compiranno 18 anni nel 2023, ma di cui non si sanno ancora gli importi perchè verranno stabiliti in un decreto attuativo ad hoc firmato dal MEF di concerto coi dicasteri della Cultura e dell’Istruzione.
Entrambe le card, si legge nella nota tecnica della Camera “sono finalizzate a consentire l’acquisto di biglietti per rappresentazioni teatrali e cinematografiche e spettacoli dal vivo, libri, abbonamenti a quotidiani e periodici anche in formato digitale, musica registrata, prodotti dell’editoria audiovisiva, titoli di accesso a musei, mostre ed eventi culturali, monumenti, gallerie, aree archeologiche e parchi naturali nonché per sostenere i costi relativi a corsi di musica, di teatro, di danza o di lingua straniera”. Fra le due, quella che potrebbe essere più paragonata a 18app è la prima, nel senso che è quella che realmente andrà a sostituire 18app, la seconda invece sarà un extra basata sul merito scolastico, cumulabile eventualmente alla prima. Quindi: