Mons. Tremolada: alle Acli il compito di stimolare il pensiero per progettare il futuro

Venerdì 26 ottobre 2018

Il Vescovo ha visitato e incontrato le Acli bresciane nella sede di via Corsica
 

Uno dei compiti delle Acli è quello di pensare, perché oggi manca la capacità di progettare, di avere un pensiero lungo, per il domani”. È questo uno dei passaggi centrali del messaggio che il Vescovo di Brescia, Mons. Pierantonio Tremolada, ha affidato ieri sera alle Acli bresciane, in occasione della sua visita alla sede provinciale di via Corsica.
 
Il Vescovo è stato ricevuto dal Presidente Pierangelo Milesi che ha colto l’occasione per far conoscere e visitare la sede delle Acli. Di fronte al Consiglio Provinciale allargato ai Presidenti dei 75 Circoli della provincia, Milesi ha presentato la variegata realtà del movimento aclista, chiedendo poi al Vescovo di indicare all’associazione come riuscire a vivere la santità nel lavoro e nell’operato delle Acli.
 
Mons. Pierantonio Tremolada ha poi presentato la lettera pastorale "Il bello del Vivere", con cui ha riflettuto sul tema della santità (definita più volte una “prospettiva di ognuno e di tutta la Chiesa bresciana”) e sulla bellezza, quella che, vedendola, ci fa dire “tutto il mondo dovrebbe essere così”. Una vita santa, ci ha detto Mons. Tremolada, è una vita bella.
 
Come possono perseguire la santità le Acli, nell’ambito della politica e del lavoro? “Una via è stata indicata da Papa Francesco con l’enciclica Laudato Sì” – ricorda il Vescovo – “La risposta sta nell’ecologia integrale, nell’uscire cioè dal paradigma di oggi basato sul consumo, sullo scarto e sul saccheggio delle risorse. Questo paradigma deve essere sostituito con quello spirituale e contemplativo con San Francesco come modello. E questo significa contemplare i volti, l’uomo. La politica ha il compito di governare l’economia senza tradirla nel suo vero significato di “gestione della casa”. Un compito difficile è raccogliere consenso intorno a questo sguardo, riuscendo a entrare nei cuori. Serve formazione, annuncio, mettere insieme le persone per progettare il futuro. Per questo uno dei compiti delle Acli è quello di pensare, perché oggi manca la capacità di progettare, di avere un pensiero lungo, per il domani. Abbiamo bisogno di statisti e di grandi uomini. Ma cosa li fa nascere? La spiritualità e il tempo, perché non ci si improvvisa; bisogna lavorare per il domani, avviando processi. La Dottrina Sociale della Chiesa è una bussola preziosa ma non basta studiarla, bisogna farla diventare “sangue”. E questo processo richiede tempi lunghi; bisogna avere pazienza, ma senza stare mai fermi”.
 
Il Vescovo si è poi messo in ascolto degli aclisti che sono intervenuti durante il successivo confronto. Al termine dell’incontro il Presidente Pierangelo Milesi ha donato a Mons. Pierantonio Tremolada la ristampa della prima pagina del numero di Battaglie Sociali (il periodico delle Acli bresciane) successivo all’elezione di Papa Paolo VI, avvenuta il 21 giugno 1963. Prima di salutare, Mons. Tremolada ha preso parte al buffet organizzato dai lavoratori della Cooperativa Giacinto Agazzi delle Acli bresciane. 
 
 
 
 
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