Si è spento proprio nelle prime ore del venerdì santo Cesare Trebeschi, nato nel 1925 e sindaco di Brescia dal 1975 al 1985. Una scomparsa che addolora tutta la città e la comunità bresciana. Cesare Trebeschi è stato un grande protagonista della vita politica bresciana, e un importante punto di riferimento sociale e culturale.
Anche quando si è ritirato dalla vita politica attiva, ha continuato a essere un punto di riferimento ascoltato e stimato da tutti i diversi protagonisti della società.
Sapeva pesare le parole, sapeva prendere le decisioni guardando al domani e non solo alla contingenza.
E' uno degli ultimi esponenti di una generazione che ha respirato la cultura, le letture e i pensieri di una stagione importante per la politica e la Chiesa bresciana.
Nel 1978 guidò il Consiglio comunale della città nell'incontro a Roma con Paolo VI, che era stato un grande amico di Andrea Trebeschi, padre di Cesare, morto in un campo di concentramento a Gusen il 24 gennaio del 1945.
Le Acli bresciane lo affidano al Dio della Vita e si stringono intorno all'amico Antonio, figlio di Cesare, e a tutta la famiglia, riconoscenti per lui che ci è stato padre, maestro, testimone e protagonista di una politica mirata al bene comune e alla costruzione della civiltà dell'Amore.