COMUNICATO STAMPA
dei Circoli Acli del Garza
(Bovezzo, Caino, Nave)
Apprendiamo solo in questi giorni, da alcuni quotidiani locali, che la società Duferco Sviluppo SpA nel settembre 2018 ha presentato istanza per l’autorizzazione alla realizzazione di una centrale a turbogas per la produzione di energia elettrica.
Ci interroghiamo sulla utilità e sulla compatibilità ambientale di questo progetto realizzato per di più in un’area che, per la sua orografia, è a forte rischio inquinamento.
Chi ha qualche anno sulle spalle ricorderà i problemi causati dallo smog negli anni 70 e 80. Pensavamo di aver chiuso e sepolto questo capitolo della storia del nostro paese, senza bisogno, in nome di una soluzione economicamente conveniente, di esporlo a nuovi rischi.
Quasi tutti siamo coscienti dei problemi legati ai cambiamenti climatici causati dal surriscaldamento globale del quale le attività umane rappresentano una delle principali cause, quasi tutti siamo consapevoli dell’importanza che hanno le fonti di energia rinnovabile.
Leggiamo nell’enciclica Laudato Sì: “L’esposizione agli inquinanti atmosferici produce un ampio spettro di effetti sulla salute(...) La tecnologia che, legata alla finanza, pretende di essere l’unica soluzione dei problemi, di fatto non è in grado di vedere il mistero delle molteplici relazioni che esistono tra le cose, e per questo a volte risolve un problema creandone altri”.
I circoli ACLI della valle del Garzada sempre attenti alle problematiche ambientali e alla salute di tutti i cittadini sono fortemente preoccupati per tale scelta che non tiene per nulla conto dell'ennesimo studio sulla qualità dell'aria che ha fotografato Brescia come la più o una delle più inquinate città d'Italia, pertanto
CHIEDONO
agli organismi e agli enti coinvolti che venga scongiurato questo pericolo e che si abbandoni in modo definitivo il progetto di centrale.
Nave 29 gennaio 2019