Referendum sulla gestione pubblica dell'acqua: un’occasione di democrazia

Venerdì 19 ottobre 2018
In vista del Referendum provinciale del 18 novembre sulla gestione pubblica dell'acqua, le Acli bresciane stanno organizzando numerosi incontri di approfondimento

Questo il calendario degli incontri: 
 
Martedì 23 ottobre - Borgonato
Mercoledì 31 ottobre - Ponte San Marco
Venerdì 2 novembre - Flero
Lunedì 5 novembre - Concesio
Martedì 6 novembre - Castenedolo
Giovedì 8 novembre - Ospitaletto
Giovedì 8 novembre - Iseo
Lunedì 12 novembre - Brescia (Acli provinciali)
Mercoledì 14 novembre - Caionvico
Venerdì 16 novembre - Rezzato (spettacolo H2Oro)

 
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Riportiamo inoltre il documento delle Acli bresciane del 5 luglio 2018
 
 
Le Acli Bresciane invitano a promuovere iniziative di approfondimento sul tema
 
 
Il 12 giugno 2011 si tenne un importante referendum attraverso il quale gli italiani furono invitati ad esprimersi sulla gestione pubblica dell’acqua. Per la prima volta dopo moltissimi anni, il referendum ottenne la validità grazie al raggiungimento del quorum che aveva ostacolato molte delle precedenti iniziative referendarie.
 
Questo importante risultato si raggiunse grazie all’estrema importanza dei quesiti posti: in particolare il tema dell’acqua pubblica, molto sentito da tutta la popolazione che convintamente e massicciamente (i sì furono il 95%) chiese di abrogare le norme che consentivano ai privati di ottenere una congrua remunerazione dalla gestione dell’acqua. Da qui il principio dell’acqua “bene comune” si è consolidato nell’immaginario collettivo.
 
Negli anni successivi le province sono state chiamate a decidere quale sistema di gestione del servizio idrico scegliere, tra diverse alternative. L’assemblea dei sindaci della provincia di Brescia ha votato nell’autunno del 2016 a favore di un sistema misto pubblico-privato, nel quale il pubblico (cioè i Comuni) mantiene per statuto una quota non inferiore al 51% di una società di capitali appositamente costituita (Acque bresciane srl).
 
Tale decisione, peraltro sofferta e non unanime (hanno votato a favore solo 99 comuni su 206, rappresentanti comunque la maggior parte della popolazione, in termini numerici) ha scatenato proteste e preoccupazioni in quanto sembra messo in discussione il voto referendario del 2011. Si è pertanto formato in provincia di Brescia un nuovo comitato che, con estrema tenacia e pazienza, ha ottenuto che su questa decisione la provincia organizzasse un referendum consultivo per conoscere l’opinione dei cittadini bresciani: il referendum si terrà il 18 novembre 2018.
 
Come Acli provinciali abbiamo sostenuto con forza il referendum del 2011 convinti che l’acqua è per sua natura un bene pubblico e non può essere trattata come merce, e riteniamo che quando i cittadini si esprimono in modo così chiaro e netto, la loro volontà debba essere rispettata.
 
La scelta della provincia di decidere sulla modalità di gestione mediante una diretta votazione nell’assemblea dei sindaci, anziché tramite un passaggio negli organismi partecipativi (ad esempio nei consigli comunali) non ha favorito un adeguato dibattito pubblico che il referendum del prossimo 28 ottobre può colmare

Invitiamo
pertanto i nostri circoli, le associazioni e i cittadini a promuovere iniziative di approfondimento sul tema, nella logica del confronto fra le alternative in campo, in modo che tutti possano trovarsi nelle condizioni di consapevolezza, libertà e responsabilità per potersi esprimere in merito. 

 

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