Riforma del terzo settore: fatto un altro passo decisivo

Martedì 16 maggio 2017

Le Acli bresciane sull’approvazione dei Decreti Legislativi approvati dal Governo

I tre decreti legislativi approvati dal Consiglio dei Ministri e che permetteranno di completare l’attuazione della Riforma del Terzo settore rivelano uno sforzo del Governo a migliorare ed arricchire i testi iniziali dialogando e provando a recepire soprattutto le istanze raccolte grazie al tavolo costituito con il Forum del Terzo Settore.
 
“Va apprezzato – dichiara il presidente delle Acli bresciane Pierangelo Milesi, facendo sue le parole del presidente nazionale Roberto Rossini – un lavoro molto ampio teso a riordinare una disciplina assai articolata che ha visto, negli anni, il susseguirsi di norme, competenze e registri senza un quadro comune”.
 
Con i decreti, ora allo studio delle Commissioni parlamentari competenti e della Conferenza Stato-Regioni, si apre una fase cruciale che porterà alla definizione delle norme che daranno una legislazione unica e organica ad un mondo vasto ed eterogeneo, che attende da tempo un quadro normativo chiaro, complessivo e di favore per tutte le esperienze.
 
Riconosciamo al Governo, ed in particolare al Sottosegretario Luigi Bobba l’impegno politico nel rispettare le promesse e le attese su una riforma auspicata da tempo. Riconosciamo altresì la competenza su una materia complessa ed eterogenea quale quella del Terzo Settore. Anche le Acli bresciane, con le Acli nazionali, considerano questo lavoro non concluso, ma un percorso che deve proseguire raccogliendo i diversi punti di vista del mondo del Terzo Settore, anche attraverso il dibattito parlamentare ed il confronto con i diversi soggetti interessati, al fine di affrontare alcuni nodi non ancora risolti in modo definitivo. Si apre quindi una fase importante, un percorso che politica e istituzioni devono fare insieme a cittadini e mondo del no profit. Su questo la realtà bresciana può portare come esempio virtuoso la positiva esperienza della programmazione territoriale condivisa, che nel Comune di Brescia si sta vivendo da alcuni anni con la co-progettazione.
 
Dentro il solco di un dialogo costante con le realtà del terzo settore, auspichiamo che possa proseguire anche il dibattito sul Servizio Civile, reso universale proprio pochi mesi fa da un altro Decreto Legislativo del Governo. Le modalità di attuazione vanno studiate attentamente, ma crediamo che potrebbe avere una grandissima valenza educativa e culturale il chiedere ai giovani di dedicare alla comunità alcuni mesi della loro vita attraverso il servizio agli altri e ai più deboli. 
 
“Siamo certi – conclude il presidente Milesi – che guardando a questi punti con concretezza e determinazione, il nostro Paese potrà marcare un passaggio storico e strategico per promuovere una società più giusta”.

 

 
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