Ecogiustizia subito. Anche a Brescia la campagna nazionale

Mercoledì 12 marzo 2025

Farà tappa anche a Brescia “Ecogiustizia subito: in nome del popolo inquinato”, la campagna nazionale (partita in novembre) promossa da Acli, Agesci, Arci, Azione Cattolica, Legambiente e Libera per accendere i riflettori sulle mancate bonifiche delle aree gravemente inquinate. Un’iniziativa itinerante che interessa da vicino anche il nostro territorio: il prossimo 12 marzo infatti, anche grazie alla collaborazione delle Acli di Brescia, il tour di Ecogiustizia subito farà tappa nella nostra città. 

La campagna prende le mosse da un dato inquietante: in Italia 6 milioni di persone vivono in aree gravemente inquinate. A una persona su dieci viene in sostanza negato il diritto alla salute, a un ambiente salubre e allo sviluppo sostenibile dei territori. Un dato che va di pari passo con quello delle mancate bonifiche: ad oggi sono 42 i siti di interesse nazionale in attesa di bonifica (per una superficie di circa 170.000 ettari a terra e 78.000 ettari a mare), e ben 36.814 i siti di interesse regionale, per un totale di 43.398 ettari. 

“Chiediamo che venga applicato il principio “chi inquina paga” – sottolineano i promotori -, già fissato da normative nazionali e comunitarie, con impegni concreti e tempi certi per tutelare la salute e risanare le aree inquinate. È fondamentale promuovere, con la partecipazione delle comunità locali, piani di riqualificazione e riconversione dei siti produttivi nell’ottica della transizione ecologica, con la creazione di nuovi posti di lavoro grazie all’economia verde”.

Per questo ad ogni tappa sarà promossa la costituzione di forum di progettazione partecipata per il futuro delle aree, coinvolgendo in primis le comunità locali, ma anche facendo pressione sulle istituzioni.  “In Italia le mancate bonifiche sono un’emergenza nazionale di cui si parla poco e che va affrontata senza ulteriori rinvii. La politica e le istituzioni hanno sottovalutato questo problema, e nel frattempo ci sono milioni di cittadine e cittadini che hanno perso la speranza di futuro, tra inquinamento che permane e posti di lavoro che se ne vanno. La giusta transizione ecologica del paese deve partire da queste aree e da chi le abita, per tanti versi dimenticate dalle istituzioni”.

Una giustizia ambientale che potrebbe tradursi anche in un’opportunità economica e occupazionale. Secondo una stima di Confindustria, un investimento di 10 miliardi di euro nelle bonifiche dei siti di interesse nazionale potrebbe creare 200mila nuovi posti di lavoro. E lo Stato rientrerebbe di circa 4,7 miliardi di euro attraverso maggiori entrate fiscali e contributi sociali.


La tappa bresciana (in programma per mercoledì 12 marzo 2025) prevede queste iniziative: 

ore 11:30 FLASH MOB in corso Zanardelli zona ingresso Teatro Grande

ore 20:30 assemblea presso il teatro di via Livorno 7 con la partecipazione dell’Assessora Camilla Bianchi, del Commissario della Caffaro oltre ai rappresentanti nazionali/regionali delle varie associazioni proponenti. 
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