Il cammino della speranza passa da Brescia

Domenica 19 dicembre 2021

Oltre 600 chilometri più di 50 atleti ognuno nella sua specializzazione, attraverseranno diverse provincie e regione, disegnando quello che conosciamo come la Rotta Balcanica Italiana.

 

Si muoverà durante l'inverno del Nord, da Trieste, passando per le provincie di Treviso, Venezia, Vicenza, Verona, Brescia, Bergamo, Milano, Torino, arrivando a Oulx, nella frontiera Francese, luogo dove gli immigrati lasciano il nostro paese per proseguire verso la Germania e i paesi del Nord.

 

Questo progetto (realizzato dall'associazione vicentina MissionLand) prende il nome "Il Cammino della speranza" come un film di Pietro Germi del 1950. È la storia di un gruppo di poveri minatori siciliani che, all’indomani della chiusura della loro miniera, decide di emigrare in Francia. Viaggio pieno di ostacoli e durezze, da Sud a Nord, fino agli stessi passi di montagna in Val di Susa.

 

La staffetta attraverserà anche la provincia di Brescia domenica 19 dicembre. Gli atleti saranno accompagnati anche dai podisti e dai ciclisti di Percorri la Pace, iniziativa organizzata da US Acli Brescia, che negli ultimi mesi ha tenuto viva l'attenzione sul tema dei migranti sulla rotta balcanica attraverso la campagna #5forBalkan

 

 

Come previsto il giorno 15 di dicembre è partita da Trieste la staffetta denominata “il cammino della Speranza”; circa 700km, parte a piedi e parte in bicicletta, lungo il tratto italiano della cosiddetta Rotta Balcanica che percorrono i migranti provenienti dai paesi balcanici e diretti verso il nord Europa.

 

Sono in gran parte Afghani, Iracheni, Pachistani e Siriani e sono in cammino da mesi o anni, fuggono da persecuzioni e conflitti pluriennali. Lungo tutta la rotta continuano a verificarsi misure che mettono a rischio le persone migranti come violenze torture, respingimenti e restrizioni arbitrarie. Migliaia di km per famiglie, donne e bambini in condizioni spaventose di sofferenza, degrado, malattia. Purtroppo la realtà è che vengono ricacciati indietro con ogni mezzo.

 

La nostra marcia vuole sensibilizzare la popolazione rispetto alla grave realtà di queste persone che sono state costrette ad abbandonare le loro case e gli affetti nella speranza di un futuro migliore, ma la maggioranza scappano dalla guerra che ha distrutto tutto, pertanto hanno diritto ad essere accolti nella Europa. E’ utile puntualizzare che molti di questi profughi non vogliono fermarsi in Italia, una grande percentuale hanno familiari che li aspettano nei paesi del nord Europa, Germania, Svezia,ecc. L’obiettivo del comitato organizzativo, era di sensibilizzare più persone possibili, per questo hanno deciso di coinvolgere le associazioni locali delle province che tocca il cammino della speranza.

 

Gli atleti che percorrono sia a piedi sia in bicicletta, portano con loro un testimone che passa di mano in mano, nel caso del Cammino della Speranza il testimone custodisce il simulacro di pagelle di bambini migranti. La scelta è per ricordare una pagella, con i voti delle materie scritte in arabo e francese. Era nascosta dove si tengono le cose più care, ripiegata con cura e cucita nella giacca: quella scheda, conservata con amore e orgoglio, forse anche nella speranza che dimostrasse le sue buone intenzioni, è tutto ciò che sappiamo del suo proprietario, un ragazzo di quattordici anni morto nel Mediterraneo senza che nessuno lo potesse piangere. Quella pagella racchiude tutta la speranza di un futuro migliore per i bambini e i ragazzi che percorrono questa o altre rotte di fuga da guerra e fame, vuole comunque ricordare che loro possono essere un aiuto per la società, e non un peso.

 

La staffetta è scortata durante tutto il percorso da due mezzi dell’associazione, anche un camper dove gli atleti hanno la possibilità di avere un ristoro, e di un pullman omologato ed attrezzato come ospedale mobile, ma ci sono diversi Comuni che hanno voluto scortare il passaggio della staffetta come simbolo di accoglienza, riscontro che ha fatto veramente piacere.

 

I ciclisti partiranno dal porto turistico di Peschiera del Garda e arriveranno a Brescia dove alle ore 11.30 in piazzale Arnaldo avverrà il passaggio del testimone alla presenza di Roberto Maculan promotore dell’iniziativa ed Emilio Loda presidente di US Acli Brescia.

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