Incontro per il Mese della Pace su Oscar Romero

Lunedì 31 gennaio 2011 alle ore 18:00

Oscar Romero uomo del Vangelo nella storia del suo popolo

con

prof. Anselmo Palini
autore del testo “Oscar Romero. Ho udito il grido del mio popolo”

don Alberto Vitali
Responsabile nazionale formazione Pax Christi e autore del testo “Oscar Romero. Pastore di agnelli e lupi”
 

Tra la fine degli anni Settanta e i primi anni Ottanta del Novecento, un piccolo Paese latinoamericano fino ad allora mai salito agli onori della cronaca, El Salvador, diviene improvvisamente famoso in tutto il mondo, in quanto si trova ad essere una pedina fondamentale nei contrasti fra le superpotenze mondiali impegnate in una nuova guerra fredda. In questo Paese, lunedì 24 marzo 1980, verso le ore 18,25, mentre sta celebrando la Santa Messa, appena terminata l’omelia, l’arcivescovo di San Salvador, Oscar Arnulfo Romero, è colpito al cuore da un colpo di arma da fuoco. Caricato su una vettura, muore poco dopo in ospedale. Viene così messa a tacere la voce che nella nazione centroamericana denuncia, senza paura, violenze, sequestri, omicidi, indicando responsabilità e complicità. Si tratta di una voce scomoda per le oligarchie politiche ed economiche che si definivano cattoliche e sostenevano di lottare per la difesa della civiltà cristiana contro il comunismo. Per i poveri e gli oppressi è invece una voce amica e fedele, l’unica difesa contro i soprusi e le prepotenze.
Il paradosso della vicenda di Oscar Romero è che quest’uomo della tradizione, questo pastore d’anime che aveva del vescovo una visione classica e tridentina e che per gran parte della sua vita non ha avuto alcuno interesse per la politica e per le questioni sociali, ad un certo punto, rifacendosi ai documenti del Concilio, a quelli di Medellin e a Paolo VI, ha compreso sempre più chiaramente, di fronte alle violenze che colpivano i suoi sacerdoti e i suoi fedeli, che era proprio dovere illuminare le realtà terrene con gli insegnamenti del Vangelo. Come giustamente ha scritto il card. Carlo Maria Martini, Romero è stato dunque «un vescovo educato dal suo popolo». Da una terra dove scorreva il sangue, dove gli oppositori erano fatti scomparire, dove i diritti umani erano calpestati, la voce dell’arcivescovo di San Salvador, libera e autorevole, ha oltrepassato le frontiere ed è stata sentita in tutto il mondo. Quando si rese conto delle sofferenze del suo popolo, Romero ne ebbe compassione e da buon pastore se ne fece carico. Andò consapevolmente incontro alla morte e non vi si sottrasse: la logica evangelica gli chiedeva questo e lui vi aderì.
Oscar Romero è stato un martire per la giustizia, un testimone di fede, di pace e di nonviolenza. Presentare la sua figura è dunque assolutamente significativo, in modo particolare alla conclusione del mese di gennaio, Mese della Pace.

Intervengono all’incontro Alberto Vitali e Anselmo Palini, entrambi autori di un libro su Oscar Romero.

Alberto Vitali, Oscar Romero. Pastore di agnelli e di lupi
Paoline, Milano 2010 - Prefazione di Luigi Bettazzi

Alberto Vitali è fondatore dell’associazione “Oscar Romero” di Milano e coordinatore europeo del Sicsal, una rete internazionale dei comitati “Oscar Romero” di solidarietà con i popoli dell’America latina

Anselmo Palini, Oscar Romero. “Ho udito il grido del mio popolo”
editrice Ave, Roma novembre 2010 - prefazione di Maurizio Chierici, scrittore e giornalista, già inviato del “Corriere della Sera”, in America Latina dove ha conosciuto e intervistato mons. Romero

 

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