Pedalata contro la violenza sulle donne

Sabato 23 novembre 2024

Contro ogni forma di violenza sulle donne, le Acli Bresciane (attraverso US Acli e Percorri la Pace), insieme a Viva Vittoria, Brescia in Rete - contro la violenza sulle donne, Fiab e Paciclica, invitano alla Pedalata di impegno civile attraverso la rete antiviolenza. L'appuntamento è per sabato 23 novembre 2024.

La pedalata toccherà tutti i Comuni della Rete Interistituzionale contro la violenza di genere di cui il Comune di Brescia è ente capofila e vuole promuovere un senso di comunità e di responsabilità collettiva. Un'occasione per unire le persone in un gesto concreto di solidarietà e impegno contro la violenza sulle donne. Contrastare la violenza di genere è un impegno di tutte e tutti e solo l’alleanza tra Enti, Istituzioni e società civile può sostenere le vittime e favorire un cambiamento reale nella società.

Partenza ore 8.15 Cortile Palazzo Broletto Brescia

Itinerario 1 - Brescia ● Collebeato ● Cellatica ● Gussago ● Rodengo Saiano ● Ome Castegnato ● Brescia

Itinerario 2 - Brescia ● Roncadelle ● Ospitaletto ● Travagliato ● Berlingo ● Torbole Casaglia ● Castel Mella ● Brescia

Itinerario 3 - Brescia ● Botticino ● Rezzato ● Molinetto ● Nuvolento ● Nuvolera ● Castenedolo ● Brescia

Itinerario 4 - Brescia ● Flero ● Azzano Mella ● Capriano del Colle ● Poncarale ● Montirone ● Borgosatollo ● San Zeno Naviglio ● Brescia

Arrivo ore 13 Palazzo Broletto: saluti istituzionali e rinfresco finale


La Pedalata è aperta a tutti e tutte (anche per brevi tratti). È necessario confermare la partecipazione entro giovedì 21 novembre

info@amicidellabicibrescia.it / segreteria.brescia@acli.it

Ogni aderente partecipa a proprio rischio e pericolo ed è considerato in libera escursione personale senza alcun diritto in più rispetto agli altri utenti che si possono incontrare sul percorso.

 

Uscire dalla violenza è possibile... Insieme!


Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica.

“Riconoscendo che il raggiungimento dell’uguaglianza di genere de jure e de facto è un elemento chiave per prevenire la violenza contro le donne;
Riconoscendo che la violenza contro le donne è una manifestazione dei rapporti di forza storicamente diseguali tra i sessi, che hanno portato alla dominazione sulle donne e alla discriminazione nei loro confronti da parte degli uomini e impedito la loro piena emancipazione;

Riconoscendo la natura strutturale della violenza contro le donne, in quanto basata sul genere, e riconoscendo altresì che la violenza contro le donne è uno dei meccanismi sociali cruciali per mezzo dei quali le donne sono costrette in una posizione subordinata rispetto agli uomini;

Riconoscendo con profonda preoccupazione che le donne e le ragazze sono spesso esposte a gravi forme di violenza, tra cui la violenza domestica, le molestie sessuali, lo stupro, il matrimonio forzato, i delitti commessi in nome del cosiddetto "onore" e le mutilazioni genitali femminili, che costituiscono una grave violazione dei diritti umani delle donne e delle ragazze e il principale ostacolo al raggiungimento della parità tra i sessi;

Constatando le ripetute violazioni dei diritti umani nei conflitti armati che colpiscono le popolazioni civili, e in particolare le donne, sottoposte a stupri diffusi o sistematici e a violenze sessuali e il potenziale aggravamento della violenza di genere durante e dopo i conflitti;

Riconoscendo che le donne e le ragazze sono maggiormente esposte al rischio di subire violenza di genere rispetto agli uomini;
Riconoscendo che la violenza domestica colpisce le donne in modo sproporzionato e che anche gli uomini possono essere vittime di violenza domestica;

Riconoscendo che i bambini sono vittime di violenza domestica anche in quanto testimoni di violenze all'interno della famiglia;
Aspirando a creare un’Europa libera dalla violenza contro le donne e dalla violenza domestica”.

Nel 2013 l’Italia ha ratificato la Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica.
Nel 2014 è nata la Rete Territoriale Interistituzionale contro la violenza di genere di cui il Comune di Brescia è ente capofila.

 

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