Le
Acli bresciane partecipano alla
giornata di preghiera per la pace del 17 novembre, in un cammino comune di preghiera, di spiritualità e di formazione insieme all’Ufficio Nazionale per i problemi sociali e il lavoro della Cei, alla Caritas Italiana e ad altre associazioni e movimenti.
“L’obiettivo è quello di alimentare una cultura dell’incontro, del dialogo, della cura e delle relazioni solidali, per formare sempre più donne e uomini che siano artigiani di pace e fraternità – precisa il presidente delle Acli provinciali Pierangelo Milesi - nella loro storia le Acli hanno sempre espresso sensibilità, attenzione e iniziativa politica per la pace, ma il precipitare e l’aggravarsi del conflitto nel Medio Oriente, il protrarsi della guerra in Ucraina come in molti altri luoghi nel mondo, ci chiedono un impegno suppletivo a livello di preghiera e di formazione”.
Questo impegno assume declinazioni diverse: a livello locale le Acli si uniscono, il 17 novembre, alla giornata di preghiera per la pace nel 60esimo anniversario dalla “Pacem in Terris”, partecipando all’incontro di preghiera, riflessione e testimonianza promosso dalla Diocesi di Brescia con la presenza del vescovo monsignor Antonio Tremolada, e di alcuni missionari testimoni di conflitti in corso nel mondo.
L’appuntamento, che è inserito nel palinsesto della sesta edizone del
Festival della Pace di Brescia, è per
venerdì 17 novembre alle
18 in
Duomo vecchio, per prendere parte a “
Sarà giorno - preghiera per la pace. Sentinella, quanto resta della notte?”.
A livello nazionale il percorso inizia il giorno precedente, giovedì 16 novembre, con un convegno “A 60 anni dalla Pacem in Terris: non c’è pace senza perdono”, che si terrà a Roma e che si potrà seguire anche da remoto. Si tratta della prima tappa di un cammino con al centro la 56esima “Marcia Nazionale per la pace” in calendario a Gorizia per 31 dicembre.