Spettacolo Gran Casinò

Venerdì 15 giugno 2018 dalle ore 21:00

Il Circolo Acli di Collebeato ha aderito, insieme ad altre associazioni, al progetto VLT "Vinci coL Teatro 2"
per la prevenzione e il contasto alla ludopatia

Venerdi 15 giugno ore 21
in piazza Italia a Collebeato

viene presentato lo spettacolo teatrale

Gran Casino
Storie di chi gioca sulla pelle degli altri

con Fabrizio De Giovanni

“L’azzardo non è un gioco”, urla da più parti la società civile.
“L’azzardo è un cancro sociale” tuona Papa Bergoglio, che lo definisce “un flagello al pari del narcotraffico”. Tanto nelle grandi città quanto nelle province, assistiamo ad una proliferazione dell’offerta del gioco d’azzardo legale, sostenuta da una promozione pubblicitaria sempre più massiccia e aggressiva. A Milano, non c’è zona in cui non campeggi dalla facciata di un palazzo il faccione sorridente di qualche lotteria istantanea o sala slot virtuale o reale... Persino sulle bustine di zucchero si trovano i numeri dell’ennesima lotteria!
Se è vero che sempre più associazioni e cittadini chiedono con determinazione alle Istituzioni di regolamentare il settore, ponendo dei limiti all’offerta del gioco, è pur vero che spesso ci si dimentica di indagare la composizione delle Commissioni chiamate a definire le regole. Ex politici, che hanno collaborato alla redazione del testo unico sui giochi saltano la palizzata e vengono assoldati dalle Concessionarie; Manager delle multinazionali dell’azzardo vengono candidati al Parlamento e assumono incarichi nella gestione politica del settore. Una babele del business ad ogni costo. E il costo lo sappiamo è elevatissimo: vite spezzate, famiglie distrutte, costi sociali inestimabili.
In un’Italia che da decenni è in forte declino economico e sociale, il gioco d’azzardo ha fatto registrare un exploit travolgente: il fatturato dell’azzardo legale è passato dai 26 miliardi di euro del 2005, ai 98 miliardi di euro del 2015.
Gli italiani sono meno dell’1% della popolazione del pianeta, ma nei giochi on line rappresentano il 23% del mercato mondiale.
Ogni cittadino italiano, minorenni compresi, si è giocato in media l’anno scorso più di 1.500 euro.
Molti hanno intravisto nel gioco d’azzardo la soluzione ai propri problemi economici e si sono gettati a capofitto nel mare delle scommesse; lo Stato, dal canto suo, ha pensato bene di risolvere i propri deficit di bilancio andando a pescare nel torbido dell’azzardo per aumentare le entrate fiscali.
“Gran Casinò”: uno spettacolo per DIRE NO AL GIOCO D’AZZARDO, anche a quello legale, e per contribuire a creare consapevolezza su un perverso business gestito dalle lobby del gioco e dalla malavita.
Perché questo cancro sociale cessi di propagarsi nelle menti e nell’animo di milioni di cittadini.

 

X

Cosa stai cercando?