La presidenza provinciale delle Acli bresciane, nell'effettuare alcune riflessioni sulla situazione politica in questa straordinaria e particolare fase storica, ritiene opportuno portare a conoscenza di alcune considerazioni.
1. Le Acli bresciane manifestano preoccupazione per la situazione politica nazionale, che prevede una crisi di governo con conseguente anticipo del voto politico. In un momento di rara stabilità, ci sembrava – pur tra i sacrifici – di aver imboccato la strada giusta per il risanamento economico del Paese. Il governo Monti, infatti, ha imposto provvedimenti duri, certamente proporzionati all'incapacità del precedente governo di gestire la fragilità finanziaria dello Stato. Purtroppo tali provvedimenti hanno colpito in maniera più significativa fasce sociali che già normalmente sono vulnerabili. Il governo Monti ha rappresentato la via più realistica per sostenere un'agenda sociale che richiede impegno costante e puntuale ed è per questo unico motivo che lo abbiamo accolto con favore.
2. Le Acli bresciane manifestano altresì preoccupazione per le modalità con le quali alcuni soggetti partitici stanno procedendo alla formazione delle liste, alla stesura dei programmi e alla definizione delle alleanze senza l’attenzione alla democraticità che un Paese come l'Italia avrebbe il diritto di richiedere, soprattutto a causa di una legge elettorale che certamente non rappresenta un buon esempio di democrazia. In qualche caso ci pare che non ci sia sufficiente consapevolezza della drammaticità della crisi economica e politica e si “giochi” la partita della politica con una leggerezza e una finta modernità che ci allarmano.
3. Infine, ci piace ribadire che le Acli sono plurali ma autonome. Questo significa che le Acli esprimono apprezzamento verso le diverse scelte che i soci aclisti possono effettuare all'interno del quadro politico nazionale. Questo pluralismo non è certamente indistinto: i valori contenuti nel nostro Statuto non si adattano a qualunque scelta politica. Tuttavia, riconosciamo che questa apertura dell'associazione a più formazioni politiche è segno di una ricchezza democratica che rende vitale anche il dibattito interno. Sottolineiamo però che le Acli sono anche autonome. Ribadire l’autonomia delle Acli significa affermare che l'associazione non si coinvolge con alcuna formazione partitica o lista elettorale esistente o nascente. Le scelte dei dirigenti e dei soci di candidarsi per specifiche liste non coinvolgono né la linea politica dell'associazione né le sue scelte politiche. La sovraesposizione mediatica del nostro Presidente nazionale può aver ingenerato in qualcuno l'impressione di un collateralismo tra le Acli e la nascente formazione centrista, nonchè un certo disorientamento: le Acli bresciane – concordemente con la linea politica nazionale – ribadiscono invece che non esiste alcuna forma di collateralismo.
Brescia, 17 dicembre 2012