Acli: manca il lavoro, nel dibattito politico come nella realta

Venerdì 18 gennaio 2013

Da "Il Giornale di Brescia" di venerdì 18 gennaio 2013

Acli: manca il lavoro, nel dibattito politico come nella realta

Da Brescia l’appello ad un’assunzione di responsabilita` politica e amministrativa

«Il lavoro che manca, nelle realtà e nel dibattito politico». Roberto Rossini, presidente delle Acli bresciane, impegnato a Roma nel confronto sulla scelta della persona che dovrà sostituire
Olivero come presidente dell’associazione dopo la sua salita nell’arena politico-elettorale, è molto preoccupato: «Si discute di geometria politica - sinistra, destra, centro -, di alleanze a vincere, di altrui responsabilità nella pesantissima crisi strutturale che attraversa l’Italia, non emergono proposte per produrre lavoro e invertire la tendenza alla morsa recessiva meno lavoro, meno servizi, più tasse»
In una nota le Acli provinciali, considerando la difficile situazione che attanaglia anche la realtà economica bresciana, prendono le mosse da una vicenda bresciana ed «esprimono la loro vicinanza e solidarietà ai lavoratori della Mac, impegnati in una difficile e drammatica vertenza, auspicando che si giunga, nel più breve tempo possibile, ad una soluzione che salvaguardi i diritti delle persone coinvolte in questa situazione di crisi lavorativa, come in tutte quelle che si registrano nella nostra Provincia. Come associazione non entriamo nel merito della vicenda - lasciata alla competenza e responsabilità delle parti sociali coinvolte - ma vogliamo restare nell'alveo della Dottrina Sociale della Chiesa esortando gli attori istituzionali ad un maggior impegno».
Dal fatto specifico alla sollecitazione aclista sulla questione complessiva: «Come associazione di lavoratori che annovera il lavoro tra le proprie fedeltà storiche, siamo preoccupati dal dover registrare la sostanziale assenza del tema del lavoro nella campagna elettorale in corso, dominata, quasi esclusivamente, dal tema delle tasse. E` invece fondamentale affrontare il nodo di come creare una buona e stabile occupazione, con proposte e visioni innovative in merito al sistema economico, produttivo, industriale e finanziario. Anche per questo le Acli sottolineano che porranno in grande evidenza il tema del lavoro durante gli incontri che si terranno con i candidati alle elezioni nazionali, regionali e (successivamente) amministrative».
Per le Acli i dati economici sono eloquenti nella loro drammaticità: «In particolare il notevole aumento della disoccupazione giovanile; è impressionante il dato che fotografa, a novembre 2012, 614 mila "disoccupati" di età compresa tra i 15 e i 24 anni, cioè il 37,1% della "forza lavoro" di quella età e il 10,6% della popolazione complessiva della stessa età (dati Istat). Ma pure i dati provenienti dal mondo produttivo - per esempio quelli diffusi dall'associazione dei costruttori automobilistici - indicano flessioni che riportano le vendite a livelli di 20 anni fa (in Italia nel 2012 le immatricolazioni sono diminuite del 19%). Le aziende sono sempre più in difficoltà; la Fiat annuncia due anni di cassa integrazione straordinaria per lo stabilimento di Melfi ed a Brescia paiono spirare venti sempre più "sinistri" sull'Iveco. Ed il 2013 non è iniziato diversamente dal 2012». Il presidente Rossini è particolarmente attento alla connessione tra dinamiche bresciane, regionali, nazionali, internazionali. Per questo fa appello ai diversi livelli di responsabilità amministrativa e politica perchè si occupino della vita reale e così riescano a riavvicinare la politica alla gente: «Questa settimana si chiudono i contenitori elettorali, ora ci aspettiamo i contenuti: lavoro, welfare, scuola, impresa...» .
 

 

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