Addizionale Irpef a Brescia più pesante per le famiglie

Mercoledì 29 giugno 2011

Da "Il giornale di Brescia" del 29 giugno 2011

Addizionale Irpef più pesante per le famiglie
Il maggior gettito dai redditi bassi. I dati dell'osservatorio del Caf-Acli

L'addizionale comunale sull'Irpef introdotta da Palazzo Loggia - così come molte altre Amministrazioni comunali hanno già fatto o si preparano a fare - non avrà alcun occhio di riguardo per le famiglie. E, mancando di progressività, in proporzione «peserà» di più sulle fasce di reddito più basse.
Il dato emerge dalla fotografia delle dichiarazioni dei redditi dei bresciani scattata dal Caf-Acli, che ogni anno cura in città oltre diecimila modelli 730 (l'11% dei 730 presentati dai residenti nel capoluogo). Le cifre sono riportate nella tabella qui a fianco.
Cinque le fasce di reddito individuate, per ognuna delle quali sono indicati un reddito medio e quanto dovuto per l'addizionale dello 0,20%. Il primo dato che emerge è il gettito complessivo stimato in oltre 463mila euro, una cifra che se proiettata sul totale dei contribuenti cittadini ci dice che di fatto 5 dei 6 milioni che il Comune si aspetta arriveranno proprio da chi compila il 730. Quindi sostanzialmente da dipendenti e pensionati.
Per di più, mentre l'Irpef prevede aliquote progressive in ragione del reddito denunciato, se il Comune non introduce alcun tetto di «no tax area» l'addizionale comunale si applica indifferentemente anche alle fasce più basse. «Questo significa - spiega Michele Dell'Aglio, responsabile del servizio Caf delle Acli - che proprio le due fasce di reddito più basse da sole garantiranno oltre il 54% del gettito atteso da chi compila il 730».
Inoltre proprio la mancanza di progressività (prevista ad esempio nel caso dell'addizionale Irpef regionale) fa sì che l'addizionale Irpef comunale sia identica tanto per le famiglie numerose quanto per i single. E così una famiglia con padre, madre e figlio la quale con tre stipendi denuncia un imponibile di 73mila euro potrà contare sull'applicazione di una aliquota Irpef del 22,36% mentre lo stesso reddito denunciato da un single vedrà l'applicazione di una aliquota superiore, pari al 33,71%. Sarà invece identica nei due casi l'addizionale comunale, che verso la famiglia non avrà quell'occhio di riguardo previsto dall'Irpef vera e propria.
E per introdurre una «no tax area»? «Secondo le nostre simulazioni - spiega Dell'Aglio - bisognerebbe distribuire la previsione di incasso della prima fascia sulle altre quattro».m. l.

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