Ancora una volta sono le classi popolari a subire i tagli

Venerdì 30 agosto 2013

 

Ancora una volta le conseguenze dei tagli ricadono sulle persone che già sono costrette a pesanti sacrifici per svolgere il loro compito di studenti e lavoratori. Come Acli siamo al fianco dei pendolari e chiediamo il ripristino dei treni interregionali di cui è stata annunciata la soppressione.
 
E’ il commento di Roberto Rossini, il presidente delle Acli provinciali di Brescia, in merito alla vicenda delle corse ferroviarie che la Regione Veneto intende tagliare dall’entrata in vigore dell’orario invernale.
 
Ci appelliamo anche al presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, che in campagna elettorale ha fatto della Macroregione del Nord un suo cavallo di battaglia. La Regione Lombardia non può tacere e subire una simile decisione che ha pesanti ripercussioni sulla vita quotidiana di migliaia di lombardi.
 
Negli ultimi anni sono state innumerevoli le scelte che hanno svantaggiato e creato disagi a chi è costretto a spostarsi per studio o lavoro, soprattutto nella tratta Brescia-Milano: rincari del costo del biglietto, soppressione di treni, scarsa pulizia delle carrozze, continui ritardi ecc. Ma soprattutto una chiarissima strategia (in primis di Trenitalia, ma di fatto avallata anche dalle “Regioni del nord”) di incentivare e avvantaggiare il più possibile l’utilizzo delle Frecce. Che però hanno un costo decisamente più alto; il biglietto di sola andata da Brescia a Milano è di 20,50 euro a fronte di 7 euro per il regionale. 
 
Probabilmente l’obiettivo non dichiarato di questa scelta sarà raggiunto. Vista la pessima qualità e quantità dei treni regionali e interregionali, moltissimi pendolari saranno costretti a viaggiare con le Frecce, con un notevole maggiore esborso economico. Ancora una volta a pagare le conseguenze dei tagli, sono le classi popolari, formate soprattutto da studenti e lavoratori.
 
Come Acli siamo vicini e sosteniamo l’attività del Comitato “Pendolari indignati”, formato in modo spontaneo da centinaia di lavoratori e studenti. In particolare intendiamo promuovere la petizione on-line per chiedere alla Regione Veneto di mantenere gli otto treni interregionali della tratta Milano-Venezia.

 

 

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