Lettera aperta al Prefetto di Brescia, dott. Attilio Visconti
Egregio Signor Prefetto, nei giorni scorsi si sono svolte nei cieli della nostra provincia esercitazioni militari NATO con l'impiego di aerei adibiti al trasporto di ordigni nucleari che hanno avuto come base l’aeroporto militare di Ghedi. Analoga operazione si è svolta con gli aerei dislocati nella base di Aviano (Pn).
Semmai ce ne fosse bisogno, questa è l'ennesima conferma della presenza di bombe atomiche sul suolo dello Stato italiano e, in particolare, sul nostro territorio provinciale.
Siamo fermamente convinti che non solo l’uso degli ordigni atomici, ma anche il loro possesso sia fortemente immorale. Inoltre riteniamo che la presenza di ordigni atomici in Italia confligga pesantemente con l'articolo 11 della nostra Costituzione e con il Trattato ONU contro la proliferazione nucleare (art. 2) ratificato dall'Italia il 2 maggio 1975.
Le armi nucleari sono armi di distruzione di massa, che nulla hanno a che vedere con la difesa della patria, che avrebbe bisogno di implementare ben altri sistemi di difesa (sociale, sanitaria, ambientale…; a questo proposito rammentiamo che dal 2017 giace in Parlamento la Proposta di legge di iniziativa popolare per una difesa civile non armata e nonviolenta). Invece, queste reali e gravi emergenze sono pregiudicate anche dall’ingente spreco di risorse economiche destinate alle spese militari.
Con la presente vogliamo ribadire la nostra netta contrarietà alla presenza di armi di distruzione di massa ed alle esercitazioni nucleari nella nostra provincia, nel nostro Paese e nel mondo intero.
Contrarietà peraltro ampiamente diffusa nella società bresciana che vede 56 enti locali, 170 associazioni, gruppi, parrocchie, e migliaia di cittadini e cittadine a sostegno della Campagna “Italia, ripensaci” perché anche il nostro Paese ratifichi il Trattato ONU per la proibizione delle armi nucleari.
Richiesta condivisa anche dalla stragrande maggioranza della società italiana, e confermata da un sondaggio YouGov del novembre 2020, che rileva come l'87% della popolazione sia favorevole alla ratifica del Trattato da parte dello Stato Italiano.
Le chiediamo di trasmettere al Governo queste nostre considerazioni, auspicando che, anche attraverso una rivisitazione delle destinazioni economiche del PNRR, possano prevalere scelte e strategie orientate al “bene comune” e non agli interessi strategici delle grandi potenze, alle quali si è posta al servizio l’industria bellica.
Brescia, 3 novembre 2021
ACLI Provinciali di Brescia aps, Pierangelo Milesi
AGESCI Brescia 5, Comunità capi, Eleonora Tonelli
AGESCI Zona Brescia, Alessandro Capello
Azione Cattolica Italiana Brescia, Sirio Frugoni
Cooperativa Cattolico Democratica di Cultura, Alberto Franchi
Missione Oggi, Padre Mario Menin
Movimento dei Focolari, Giorgio Zubani
Movimento Nonviolento, Adriano Moratto
Pax Christi Brescia, Mauro Scaroni
Rosa Bianca, Vittorio Florioli
Ufficio per l’Impegno Sociale della Diocesi di Brescia, Sr. Italina Parente