Da "La voce del popolo" del 5 settembre 2013
Buoni motivi per non sposarsi
In occasione della “Settimana Sociale dei cattolici”– quest’anno è dedicata alla famiglia – le Acli provinciali hanno realizzato un documento intitolato: “10 buoni motivi per non sposarsi in Italia”. Precisiamo subito che le Acli ritengono la famiglia un asse portante della società. Il suggerimento alle giovani generazioni non è diverso da quello che è stato dato a noi: create una famiglia. Succede però che in Italia fare famiglia sembri una sfida alla logica economica. Sono numerosi i casi in cui lo Stato discrimina e penalizza chi decide di “mettere su” famiglia rispetto a chi non lo fa o lo fa, ma non in forma “ufficiale”, magari per godere di quei benefici insiti nelle pieghe delle normative fiscali. Ecco allora che i motivi vanno dall’indicatore Isee alle detrazioni per figli a carico, dagli assegni al nucleo familiare all’esenzione dai ticket, dai meccanismi delle graduatorie per accedere gli asili nido a quelli per l’assegnazione delle case popolari o per avere il sostegno all’affitto, dalla determinazione dell’assegno sociale a quella per le integrazioni al minimo, fino alla pensione di reversibilità (per il documento completo: www.aclibresciane.it) Nel nostro Paese la questione cruciale è insita nel fatto che il mancato riconoscimento “fiscale” delle famiglie di fatto, paradossalmente, è discriminante nei confronti delle famiglie riconosciute. Questa discriminazione andrebbe superata parificando, almeno ai fini fiscali, le famiglie non sposate a quelle sposate. Al di là delle ipotesi, dei modelli e delle proposte, l’importante è decidere e agire per cercare di cambiare la situazione, senza che le persone siano indotte, per avere una convenienza o un risparmio, a separarsi o a non formare una famiglia perchè, paradossalmente, queste “modalità” risultano più vantaggiose. Riteniamo che in Italia ci sia bisogno di scrivere, finalmente e una volta per tutte, una legge a sostegno delle politiche familiari, che riconosca il ruolo pubblico della famiglia, che le dia dignità e considerazione come soggetto sociale e fiscale. Auspichiamo che l’elenco da noi fatto possa rappresentare l’ordine del giorno delle cose da trattare, la traccia per tale legge. Anche per questo abbiamo scritto questo documento. Il documento sarà inviato a tutti i parlamentari e a tutti i consiglieri regionali lombardi.. Abbiamo provocatoriamente intitolato questo documento “10 buoni motivi per non sposarsi”. In realtà noi vorremmo che tutti quelli che hanno la vocazione al matrimonio potessero sposarsi e che la politica ci aiutasse a togliere quel non.
Fabrizio Molteni