Ci ha lasciato l'amico Marco Richini

Giovedì 10 ottobre 2013

Al termine di una lunga malattia ci ha lasciato l'amico Marco Richini.

Le Acli provinciali di Brescia partecipano con profonda commozione al dolore per la morte di Marco Richini, amico sincero, volontario generoso e dirigente appassionato dell'Associazione. E' stato un maestro di vita e un padre per molti giovani. Testimoniando e trasmettendo dedizione per il lavoro, amore per la democrazia, passione per la legalità e l'etica pubblica. Vangelo e Costituzione i suoi riferimenti, tradotti nella semplicità di una vita impegnata e donata che onora le Acli.


La Presidenza, il consiglio provinciale, i volontari e i lavoratori delle Acli sono vicini al dolore della famiglia, che Marco tanto ha amato.

 

I funerali si terranno sabato 12 ottobre alle ore 15.00, partendo dall'abitazione in via Dante Alighieri 7 a Darfo Boario Terme.

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Marco Richini, nato a Borno nel 1940, rimane orfano dei genitori in tenera età e grazie all’aiuto dei fratelli maggiori prosegue la sua formazione personale presso il Patronato S. Vincenzo a Bergamo.
Da sempre inserito nella sua comunità parrocchiale darfense fin dagli anni della gioventù, cresce in-sieme ad un gruppo di amici sotto la guida personale e spirituale di don Giuseppe Simonetti (allora curato della Parrocchia dei SS Faustino e Giovita di Darfo) e diventa artefice della crescita delle ge-nerazioni seguenti tramite diverse iniziative, tra le quali è meritevole di particolare menzione la compagnia teatrale in grado di avvicinare molti giovani negli anni all’ambiente ecclesiale e oratoriano per diversi decenni.
Significativa la presenza di Marco all’interno della fabbrica Dalmine nella quale si è distinto sia per la professionalità che per l’impegno all’interno delle organizzazioni di fabbrica negli anni 70 e seguenti. Anche per questo è stato insignito del titolo di Maestro del Lavoro.
La realtà politica e sociale è in continua evoluzione nel nostro paese, alla ricerca di forme istituzionali capaci di avviare un confronto più sereno e costruttivo tra diversi programmi e visioni della società. In questo contesto è stata indispensabile e continua ad esserla l’azione di “operatori“ come Marco Richini che con lungimiranza hanno anteposto all’immediatezza dei risultati l’importanza di una azione continua sulla formazione fondata sui principi di solidarietà, sul metodo fondato sui principi dell’ascolto e del confronto, sulla centralità dei programmi condivisi come sistema di obbiettivi per favorire ampie aggregazioni che agiscano con l’unico traguardo del bene comune.
Marco ha dato vita da moltissimi anni, in una fase iniziale anche con un impegno diretto (è stato consigliere comunale) ad una azione di fortissima promozione alla partecipazione sia nell’associazionismo sia nella formazione di significativi gruppi che, superando un diffuso distacco e disinteresse alla Politica si sono poi impegnati, in modo costruttivo, nella vita amministrativa delle proprie comunità.
Negli ultimi 20 anni circa il suo impegno e la sua attenzione agli ultimi si è tradotto in un intenso impegno nel Patronato Acli, per il quale ha prestato servizio volontario come promotore sociale in numerosi comuni della Valle Camonica. Il suo servizio si è anche tradotto anche in ruoli di respon-sabilità nel movimento aclista. Ha infatti fatto parte della presidenza provinciale delle Acli dal 2000 al 2012, anni nei quali ha ricoperto anche la carica di presidente del patronato provinciale Acli. Fino al 2012 è stato anche presidente regionale dell’AVAL, l’Associazione che raggruppa i volontari delle Acli della Lombardia.
Il 20 dicembre 2012 il Comune di Brescia gli ha conferito la medaglia d'oro del Premio alla bontà Pietro Bulloni.

 

 

 

 

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