Corsa alla Loggia: sull'ambiente è tutti contro tutti

Martedì 16 aprile 2013

Dal "Bresciaoggi" di martedì 16 aprile 2013

 

Raccolta differenziata e inceneritore, Parco delle cave, caso Caffaro: questi i temi che surriscaldano il confronto politico tra i partiti bresciani. E, come era prevedibile, anche ieri sera non sono mancate le polemiche, nel corso del confronto organizzato a Caionvico dalle Acli a cui hanno preso parte Paola Vilardi, assessore all'Urbanistica e all'Ambiente del Comune di Brescia, Aldo Boifava, consigliere comunale del Pd e Gabriele Avalli, candidato consigliere comunale per il Movimento 5 Stelle. Tra scambi di accuse e difese di quanto è stato fatto, i molti temi proposti dai rappresentanti delle Acli hanno ravvivato il dibattito. LE ACLI hanno messo sul tavolo le loro proposte: favorire l'accesso alle energie rinnovabili, introdurre la raccolta porta a porta, bonificare le aree inquinate. E poi, aumentare la partecipazione dei cittadini, investire sulle nuove generazioni e credere in una città sostenibile, facendo crescere sensibilità verso una cittadinanza ecologica. «Questo ha ancora maggiore valore nella zona est della città, dove gravano realtà come l'Alfa acciai, inquinamento da cesio 137, una discarica di amianto, cave di sabbia, importanti arterie stradali», hanno spiegato dalle Acli. Il primo punto all'ordine del giorno era la raccolta differenziata, ferma al 40 per cento da anni. «Brescia è fuori legge, perché il limite minimo è del 65 per cento e siamo esterrefatti per come si sia rimasti a percentuali ridicole», ha esordito Avalli, puntando su uno dei leitmotiv dei grillini, la campagna «Rifiuti zero»: «Si potrebbe chiudere subito una linea dell'inceneritore e attuare la raccolta porta a porta. L'introduzione dei cassonetti a calotta sarebbe solo un palliativo». «Faccio gli auguri per l'obiettivo rifiuti zero – ha ribattuto Boifava -. Sulla raccolta porta a porta siamo d'accordo, ma studiando un metodo ottimale e introducendolo con gradualità». Ma questo, ha sottolineato il consigliere del Pd, non ridurrebbe di molto i rifiuti bruciati a Lamarmora, perché la maggior parte di questi non arriva dalla città. «E togliere il termovalorizzatore vorrebbe dire aprire un'altra centrale a combustibili fossili», ha concluso Boifava. Contraria alla chiusura della centrale di A2A anche Vilardi: «Pizzarotti ha fatto tutta la sua campagna contro il termovalorizzatore, ma a Parma c'è: dire cose che non si possono fare è propaganda - ha affermato polemizzando con i Cinque stelle -. A Novara da dieci anni c'è il porta a porta, ma ora si sta costruendo il termovalorizzatore, perché quel sistema non ha dato la soluzione sperata». Capitolo parco delle cave. L'assessore ha annunciato che pochi giorni fa si è arrivati ad un accordo tra il Comune, la Consulta dell'ambiente e le associazioni ambientaliste che partecipano al tavolo sul Parco. «Dopo la delibera di luglio, con l'acquisizione delle aree di Gaffurini, la realizzazione del parco è una realtà. Sarà un'area di un milione di metri quadri, di cui 500 mila metri quadrati già dell'amministrazione, 220 mila in via di acquisizione e altri 300 della cava Rezzola». L'area sarà rinaturalizzata e allestita con strutture sportive leggere, e «realizzata in tempi brevi». Scettico Boifava: «Tempi brevi? Difficile. E non dimentichiamo il Parco dello sport, che metterebbe una seria ipoteca coprendo un quarto dei 4 milioni di metri quadrati del Parco delle Cave». I tre contendenti si sono ritrovati d'accordo sulla costituzione di un osservatorio sull'ambiente. «Dopo i risultati positivi con termovalorizzatore, Alfa Acciai e Ori Martin credo sia indispensabile», ha spiegato l'assessore; Avalli ha rimarcato la necessaria presenza dei cittadini al tavolo, mentre secondo Boifava «vanno bene le consultazioni, ma la politica deve governarlo con autorevolezza». ULTIME SCINTILLE sulla Caffaro: «La soluzione sia bipartisan, noi le bonifiche le abbiamo seguite qui come alla cava Piccinelli, ma la competenza non è del Comune», ha rimarcato Vilardi, mentre Boifava bacchettava l'amministrazione per l'immobilismo degli ultimi cinque anni. Molto meno spigoloso il dibattito sulla mobilità sostenibile: tutti i partiti concordano sulla necessità di implementare la metropolitana e la mobilità dolce. Unica nota polemica fatta notare all'assessore è stata l'arretratezza dei lavori per i parcheggi e la mancanza di collegamento con gli autobus tra le stazioni e alcune zone della città.

Manuel Venturi

 

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