Da "La Voce del Popolo" del 31 luglio 2014
E i fondi sociali?
Il parere del presidente Bottalico sul Terzo settore
E' stata approvata dal Consiglio dei ministri la legge delega che riforma il Terzo settore, l’impresa sociale e il servizio civile universale. Il premier Matteo Renzi, presentando il provvedimento, l’ha definito un’importante svolta per il settore, illustrando le principali tappe: servizio civile universale, 5xmille stabilizzato per legge, obbligo di trasparenza per le associazioni che ne beneficeranno e riforma del Codice civile. Soddisfazione anche per l’approvazione, anticipa il premier, della possibilità per tutti i giovani che lo chiedono di accedere al servizio civile: “E` un modo per dire ai giovani, voi credete a un concetto bello di patria, a un patriottismo dolce”, ha dichiarato Renzi. Giudizio complessivamente positivo è stato espresso dal presidente nazionale delle Acli Gianni Bottalico, soprattutto per la parte che coinvolge l’impresa sociale e il servizio civile. Resta però qualche criticità, “soprattutto di natura finanziaria; riteniamo un limite il vincolo che dall’attuazione dei provvedimenti non debbano derivare maggiori oneri per la finanza pubblica”. Manca inoltre – sempre secondo Bottalico – la richiesta, che le Acli avevano fatto insieme a una trentina di associazioni, di compiere un primo passo verso una crescita e stabilizzazione dei fondi sociali, a cominciare dal varo di una misura universale e reinclusiva contro la povertà assoluta per garantire su tutto il territorio nazionale in modo omogeneo i livelli essenziali di prestazioni sociali e sanitarie. Importante invece il riconoscimento del Terzo settore quale soggetto centrale per l’economia, capace di rappresentanza e non più realtà di nicchia. Circa l’obbligo di trasparenza, Bottalico si dice molto favorevole: “non bisogna mai abbassare la guardia”, anche perchè le organizzazioni che operano con serietà hanno tutto l’interesse che vi siano norme a garanzia di trasparenza e finalità sociali. La stabilizzazione del 5 per mille – continua il presidente – avrà effetti positivi sulla programmazione delle attività sociali. D’altro canto, l’impresa sociale potrà essere finanziata in forme nuove: potrà per esempio raccogliere capitali tramite internet e distribuire utili. Inoltre, saranno favorite la diffusione di titoli di solidarietà e altre forme di finanza sociale: i social bond per esempio, titoli a rendimento garantito con una quota destinata al terzo settore. Rispetto al servizio civile, il presidente Bottalico esprime un giudizio molto positivo. Le Acli sono state tra le prime a proporre un nuovo servizio civile nazionale universale, che aiutasse i giovani a inserirsi nella società e nel mondo del lavoro e offrisse, soprattutto a chi è disoccupato o non studia nè lavora, una chance. Certo è, ammonisce Bottalico, che questo servizio deve essere considerato a tutti gli effetti una forma del sacro dovere di difesa della patria. Una difesa civile, non armata, che difende la società dalle ingiustizie sociali che scatenano i conflitti.