Gaffurini nuovo presidente regionale delle Acli

Domenica 2 febbraio 2014

Da “Bresciaoggi” di domenica 26 gennaio 2014

L´ex assessore comunale, già presidente provinciale dell´associazione dal 1994 al 2000, eletto come successore di Armelloni

Gaffurini nuovo presidente regionale delle Acli

L´ex assessore comunale Luigi Gaffurini è il nuovo presidente regionale delle Acli. È stato deciso dal Consiglio regionale nella seduta di ieri. L´elezione è arrivata al termine del mandato di Giambattista Armelloni, che ha guidato le Acli Lombardia per 8 anni. A lui sono giunti i ringraziamenti di tutte le province.
Sessantacinque anni, ex impiegato dell´Om - Iveco, Luigi Gaffurini è stato presidente delle Acli provinciali di Brescia dal 1994 al 2000. Successivamente ha ricoperto il ruolo consigliere e, appunto, è stato nei banchi della giunta in Loggia (per un breve periodo anche vicesindaco). È tra quelli che all´ultima tornata hanno scelto di non ricandidarsi per facilitare il ricambio generazionale.
Nella stessa seduta del Consiglio è stata eletta anche la presidenza regionale; uno dei vicepresidenti è Imelda Rigosa (vicepresidente anche delle Acli provinciali).
«CI SIAMO TROVATI nella situazione statutaria di dover procedere al rinnovo della carica neanche a metà mandato - spiega Gaffurini -. Già facevo parte della presidenza regionale da quando era scaduto incarico di assessore, e il Consiglio ha voluto attribuirmi questo nuovo incarico». Incarico che Gaffurini sente come transitorio: «un po´per l´età», scherza, un po´soprattutto per l´appuntamento congressuale della primavera 2016 a cui spera di poter traghettare l´Associazione «con una posizione unitaria». Nella sua presidenza, si pone l´obiettivo di «costruire e migliorare i rapporti con le province, già buoni», mettendo al centro i problemi che stanno a cuore alle Acli: dalla dottrina sociale, alla necessità di un ruolo della Chiesa nella formazione all´impegno sociale.
«Buona parte della relazione è partita dal´esortazione di papa Francesco nell´Evangelii Gaudium, il che ha molto impressionato - confessa -. È un richiamo forte, il linguaggio del Papa è impegnativo, è una forma di risveglio. E dall´altra parte, sottende la riproposizione dei grandi temi: lavoro, trasformazione del welfare, la credibilità della politica».
Sullo sfondo anche il nodo dell´impegno civile dei cattolici. Le Acli potrebbero fare da perno, ma molti sono gli ostacoli: la crisi dell´associazionismo, della democrazia interna, del rapporto con i partiti. «Ci sono poi le diversità territoriali, e uno degli obiettivi come Lombardia è quello di fare da riferimento per una riaggregazione delle Acli su tutto il territorio nazionale», annuncia Gaffurini. Che ripete di avere l´entusiasmo necessario per questa sfida, ma anche una certa età. «Abbiamo bisogno di vedere i giovani, di capire chi sono - conclude -, per poter poi passare il testimone».
Natalia Danesi

 

 

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