Report dei redditi bresciani - settima edizione
A cura della Commissione Lavoro, del Caf e dell'Ufficio Studi delle Acli provinciali di Brescia
Introduzione e considerazioni finali
Dopo un anno di pausa, torniamo a presentare il report dei redditi dei bresciani. Fin dalla prima edizione, il rapporto è stato presentato nella primavera successiva alla presentazione delle dichiarazioni dei redditi (modello 730) presso i nostri CAF.
Nella scorsa primavera l’estrazione e la raccolta dei dati non sono stati possibili in quanto i Centri di Assistenza Fiscale erano nel pieno dell’attuazione delle novità normative proprio in tema di dichiarazione modello 730: dal 2015 infatti è stata introdotta la dichiarazione “precompilata”, cioè parzialmente già compilata con i dati messi a disposizione dell’Agenzia delle Entrate.
La novità è stata rilevante e molto impattante sui cittadini e sulle nostre strutture, che nel giro di poche settimane hanno dovuto adeguarsi alle nuove esigenze.
Per questi motivi, il report 2014 (riferito all’anno 2013) non è stato pubblicato. Abbiamo quindi pensato di rimediare a questa “mancanza” presentando con anticipo il report 2015 (redditi 2014), relativo alle dichiarazioni presentate quest’anno. Poter discutere e analizzare dati così “freschi” ci permette di svolgere delle considerazioni più tempestive ed aderenti alla realtà.
Come sempre, il nostro tentativo è quello di “dire qualcosa” partendo da dati e numeri “oggettivi”, per costruire un ragionamento fondato e non campato in aria. Per dire qualcosa di “serio” e confrontabile. Il “Rapporto sui redditi dei bresciani”, giunto alla settima edizione, si forma partendo dai dati raccolti dal nostro CAF-ACLI con i modelli 730 compilati nel 2015 per l’anno 2014. Con “2015” ci riferiamo, nelle tabelle, a quest’ultima dichiarazione. Per una migliore lettura dei dati, abbiamo indicato i valori dell’anno precedente (2014, riferiti all’anno 2013). In alcuni casi abbiamo lasciato anche l’indicazione del primo report (2008 - anno 2007) per consentire al lettore un confronto “pre-crisi”.
L’analisi dei redditi dei bresciani di quest’anno ci consegna un dato positivo: rispetto agli anni precedenti, si vede un’inversione di tendenza, con il livello del reddito che risale dopo diversi anni in costante diminuzione. Il reddito medio però non è ancora tornato per tutti al livello del 2008: soprattutto chi ha redditi bassi continua a soffrire.
Il mancato “recupero” è stato però compensato, per i lavoratori dipendenti, dal bonus Irpef di 80 euro mensili, introdotto a maggio del 2014. I pensionati sono però esclusi da questa agevolazione, motivo per il quale questa categoria di soggetti si trova in una situazione di sostanziale stagnazione.
Viene confermata ancora una volta la forte differenza, in termini reddituali, tra uomini e donne, con queste ultime che, in pochi casi, si collocano nelle categorie più elevate di reddito, segno che determinati ruoli manageriali e di direzione sono ricoperti, nella grande maggioranza dei casi, da uomini.
I buoni segnali in termini di redditi sono però contrastati dalle cattive avvisaglie sul fronte delle spese:
In entrambi i casi, forse, chi è rimasto senza lavoro o ha solo la possibilità di svolgere lavori “precari”, non stabili, accudisce a casa i familiari anziani od i propri figli piccoli.
Per quanto riguarda la ripresa del mercato immobiliare, vi è da rilevare un aumento del numero dei mutui rispetto agli anni precedenti, anche se attualmente i soggetti con mutuo in corso sono molti di meno rispetto al 2008. Già nei primi mesi di quest’anno, comunque, i dati sui nuovi mutui stipulati sono in ripresa: tale risultato è dovuto anche alla possibilità di sottoscrivere surroghe e rinegoziazioni.
Continua a destare preoccupazione la diminuzione di soggetti iscritti all’università, costante negli ultimi anni, mentre aumentano sensibilmente i costi di accesso (tasse universitarie).
Le agevolazioni per il risparmio energetico e le ristrutturazioni continuano ad avere grande successo, ulteriormente incentivate dall’aumento dei benefici concessi dalla metà del 2013 e, probabilmente, estesi anche al prossimo anno. Il settore edilizio, in grave crisi in questi anni, ne sta beneficiando, così come il patrimonio immobiliare dei privati e, più in generale, dei nostri paesi, poichè si recuperano edifici esistenti anzichè consumare nuovo suolo verde.
Dal punto di vista della lotta all’evasione fiscale, i dati analizzati ci danno sempre ottimi spunti: in particolare, è probabile che la detrazione per i contratti di locazione (affitto) abbiano spinto all’emersione del sommerso (contratti non registrati). Tuttavia riteniamo che si debba fare molto di più: le recenti statistiche hanno evidenziato come i comuni, anche piccoli, possano ricavare preziose risorse dalla lotta all’evasione. Confidiamo che gli amministratori si impegnino su questo fronte, innanzitutto per motivi di equità, ma anche per reperire quei mezzi finanziari oggi sempre più importanti per garantire i servizi sociali.
Il Rapporto sui redditi 2014 è stato curato dalla Commissione Lavoro delle ACLI Bresciane con la collaborazione di Matteo Francesconi, Michele Dell’Aglio, e dell’Ufficio studi delle ACLI provinciali