Il popolo greco chiede un’Europa da riformare. Anche le Acli.

Lunedì 6 luglio 2015

Le Acli bresciane in merito al risultato del referendum in Grecia

 

Le Acli bresciane in merito al risultato del referendum in Grecia
 
 
L'esito del referendum greco – commenta Roberto Rossini, presidente delle Acli – ha sconfitto l'establishment tecnocratico e politico che dà priorità assoluta agli interessi della finanza.
 
Il voto di oggi potrebbe essere ricordato come l'inizio del crollo dell'ultima dittatura rimasta in Europa, quella dell’attività finanziaria speculativa.
 
Bisogna allora dare seguito a questa istanza di profondo cambiamento che arriva dai Paesi meridionali dell'Europa.
 
Nella politica italiana si sente ora un coro unanime di critica all’austerità. Ma saranno credibili solo coloro che faranno anche i fatti. Lo si capirà, ad esempio da come sarà articolata la legge di stabilita` 2016, se conterrà, nel contempo, più investimenti per lavoro e sviluppo, più spesa sociale, con l'introduzione di una misura universale per la lotta alla povertà, minori tasse per lavoratori e famiglie e sui patrimoni immobiliari dei ceti medio bassi, in modo da innescare un circolo virtuoso che porti alla ripresa della domanda interna. Ciò naturalmente implica la determinazione politica di ridiscutere vincoli e trattati europei.
 
Vogliamo più Europa, un’Europa dell’integrazione dei popoli, un’Europa più giusta e più federale!
 
 
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