Le Acli in merito alle dichiarazioni della Lega Nord sui Consigli di Quartiere
“Il nostro movimento crede nella partecipazione attiva e la vuole salvaguardare”. Virgolettiamo questa frase perché estrapolata dal comunicato della Lega Nord apparso su tutti i quotidiani locali di questi giorni. Frase che ha sempre caratterizzato le prese di posizione delle Acli fin dalla esperienza dei vecchi Comitati di Quartiere, passando dall’introduzione delle Circoscrizioni, fino alla loro abolizione.
Constatiamo però che alcune affermazioni della Lega Nord contraddicono questa frase: non permettere ai sedicenni di votare, non dare il voto agli stranieri residenti da più di cinque anni, bollare la lista unica di autocandidature come “strumento tipico dei paesi dittatoriali” sono tutti elementi che contrastano con una sincera volontà di costruire partecipazione.
Vorremmo inoltre dire alla Lega Nord che oggi la partecipazione non è da salvaguardare, ma da ricostruire perché giunta a livelli molto bassi, grazie anche ad una presenza monopolizzatrice dei partiti anche ai livelli più bassi come le circoscrizioni. Eleggere anche i nuovi Consigli di Quartiere su più liste, (cioè su liste di partito magari mascherate da liste civiche), significherebbe ancora una volta uccidere sul nascere una possibile ripresa della partecipazione.
Infine ci indigniamo per essere stati citati – insieme al PD e alla CGIL – come partecipanti ad “elezioni simili a delle primarie per organizzare il consenso politico”. Le Acli non hanno mai partecipato né direttamente né indirettamente a competizioni elettorali, ma si lasciano coinvolgere ogniqualvolta si aprono veri spiragli di partecipazione e di cittadinanza attiva senza lasciarsi condizionale da qualsivoglia schieramento. Invece, boicottare ed invitare i cittadini a boicottare elezioni regolarmente indette da una istituzione quale il Consiglio Comunale è un atto di irresponsabilità che può veramente uccidere ogni parvenza di democrazia.