Roberto Rossini: «Si faccia marcia indietro anche sulla privatizzazione dell’acqua»
Brescia, 19 aprile 2011 - «Lo decisione del governo di fermare il programma di realizzazione delle centrali nucleari è una sicuramente una buona notizia, con la quale si dà ragione della mobilitazione di milioni di cittadini in questi mesi». E’ quanto affermano le Acli bresciane commentando l’emendamento al decreto legge Omnibus che già prevedeva la moratoria per l’individuazione delle centrali nucleari.
Per Roberto Rossini, presidente provinciale delle Acli di Brescia, «il Governo pone così rimedio, almeno parzialmente, alla forzatura introdotta con l’approvazione della legge 99 del 2009. Per dimostrare che non si tratta di una decisione dettata da tatticismi elettorali, ci aspettiamo che la scelta sia immediatamente accompagnata da azioni concrete ed strategiche in favore delle energie rinnovabili, come indicato del resto dallo stesso ministro dell’Economia Giulio Tremonti».
«E se la decisione del Governo porterà, come sembra, al superamento del referendum sul nucleare previsto per giugno, invitiamo l’Esecutivo – incalza Rossini - a prendere atto fino in fondo delle regioni dei cittadini e a fare marcia indietro anche sulla privatizzazione dell’acqua».