Parco delle Cave in bilico tra illusione e nuove opportunità

Martedì 27 novembre 2012

Da "Il Giornale di Brescia" di martedì 27 novembre 2012

Parco delle Cave in bilico tra illusione e nuove opportunità

Vilardi: «Ci sono state difficoltà, ma si farà». Ferrari: «Manca una pianificazione»

Cittadini e forze politiche a confronto. In mezzo il Parco delle Cave, «vera opportunità o nuova illusione» e, ovviamente, sotto i riflettori, l’estrazione degli inerti. Nella sala Recaldini di Buffalora, nonostante la serata invernale, la partecipazione, vera e sentita, è il leit motiv del dibattito organizzato dalle Acli.
La gente arriva e guarda con attenzione allo stato d’attuazione del Piano Cave provinciale (relativamente al territorio del Comune di Brescia) sviscerato nel confronto serale tra l’assessore comunale all’Urbanistica, Paola Vilardi e il consigliere provinciale Roberto Cammarata (che sostituisce il consigliere regionale Gianbattista Ferrari). Punti di vista e aspettative diverse su urbanistica e ambiente, introdotti da Luigi Zanardini, presidente del circolo Acli di Buffalora e moderati dal consigliere comunale Fabio Capra.
Tra gli argomenti della serata le novità regionali in tema di attività estrattive e il programma di realizzazione del Parco delle Cave. Non ultimo, nel panorama della città che cambia, anche il progetto di cittadella dello Sport. «Dei vari milioni di metri cubi - ricorda Capra -, 70, previsti per l’estrazione di ghiaia e inerti, in otto anni, è stato cavato il 30%. Bisogna arrivare a un ridimensionamento. Sarebbe meglio intervenire con uno strumento urbanistico per togliere vincoli, ridurre le previsioni di piano». Insomma, può esserci una visione comune sul Parco delle Cave, e tutti paiono d’accordo sul futuro, ma non servono territori trasformati in gruviera, visto che non si finisce mai (e la crisi non aiuta) di scavare quanto previsto. Roberto Cammarata, consigliere provinciale, sottolinea: «Il meccanismo delle escavazioni, e le autorizzazioni, sono il problema vero: il consentire a pochi soggetti di sfruttare il territorio. Noi crediamo si sia raggiunto e superato il limite». Dice Gianbattista Ferrari (via mail): «La Regione definisce le regole per operare. Ma il nuovo consiglio dovrà riprendere l’argomento. Lamentiamo l’assenza di pianificazione, situazioni abbandonate e senza colpevoli». E il problema è anche la trasformazione di alcune cave. «Situazioni insostenibili dal punto di vista ambientale e del modello di gestione del settore». Conclude l’assessore Vilardi: «Questa non è una nuova delusione, ma una nuova opportunità. Il Parco delle Cave è stato urbanisticamente previsto. Il parco si avrà. Con attività ricreative (bar e ristorante) e aree che si dovranno attrezzare. Ci sono state difficoltà, certo - continua - . Il problema non è stato facile da risolvere. Ma bisogna avere il coraggio delle scelte».

Roberto Barucco

 

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