Presentati i risultati 2024 del progetto di recupero delle eccedenze alimentari in Valle Camonica
Progetto Rebus: un nuovo anno di lotta allo spreco e sensibilizzazione
Anche nel 2024 si conferma la bontà del progetto di lotta allo spreco alimentare REBUS, creato nel 2018 dalle Acli Provinciali di Brescia tramite le Acli Valle Camonica.
I RISULTATI DEL 2024
131.000 kg di prodotti recuperati e distribuiti; 50% di frutta e verdura, 20% pane e prodotti forno, 15% latticini, 10% brioches e dolci vari, 5% confezionati (buste affettati, pronti in tavola...). Ai prodotti recuperati si aggiungono circa 12 tonnellate di eccedenze inadeguate all’alimentazione umana recuperate da piccoli agricoltori del territorio per l’alimentazione animale.
18 punti vendita della GDO coinvolti.
27 associazioni.
8 enti.
Supportate 800 famiglie e circa 100 persone ospiti di 6 comunità residenziali.
Formazione e sensibilizzazione Percorsi nelle scuole
38 classi/pluriclassi per un totale di 522 alunne e alunni coinvolti all’interno del progetto didattico “Riciclo e non Spreco” promosso da Valle Camonica Servizi e rivolto alle classi IV e V della scuola primaria e alla classe I della scuola secondaria di I grado. Laboratorio “Che REBUS… la spesa!” Il Laboratorio è stato promosso in altre 5 classi per un totale di 113 alunne e alunni.
8 insegnanti coinvolte nel laboratorio per docenti della scuola primaria e secondaria di primo grado sullo spreco alimentare.
Progetti in partenza
Riedizione della “bag - il buono che avanza” per il recupero di cibo non consumato presso i ristoranti della Valle Camonica.
Lancio di un concorso per le scuole della Valle Camonica per l’elaborazione di un messaggio promozionale per contrastare lo spreco alimentare e diffondere uno stile alimentare sano e sostenibile. I lavori verranno utilizzati per realizzare campagne di comunicazione per la lotta allo spreco anche nelle mense scolastiche e in altre ristorazioni collettive.
Avvio di un tavolo di confronto con le istituzioni per verificare la possibilità del recupero delle eccedenze nelle sagre popolari e nelle mense scolastiche.
REBUS si inserisce nei riferimenti normativi contenuti nel provvedimento di legge n.166 del 19 agosto 2016 (c.d legge Antispreco o legge Gadda) che permette agli esercizi commerciali la cessione delle eccedenze a Enti di Terzo settore, riconosce loro uno sgravio fiscale e favorisce la distribuzione indicando i tempi di consumo anche dopo il termine minino di conservazione (TMC).
Alcuni dati sullo spreco alimentare in Italia
Torna ancora a salire lo spreco alimentare in Italia 9% di spreco in più (dato gennaio 2025 su gennaio 2024).
Spreco alimentare individuale:
• 618 grammi di cibo buttato ogni settimana
• più di 32 kg in un anno
In particolare frutta e verdura fresca, pane, latticini.
Lo spreco complessivo in Italia è di 4,5 milioni di tonnellate e vale oltre 14 miliardi euro. Un dato vertiginoso che include lo spreco a livello domestico: oltre 8 miliardi di euro (il 58,5%); quello nella distribuzione 4 miliardi euro (il 28,5%); agricoltura 1 miliardo (il 7%); industria 850 milioni (6 %).
A questo si aggiunge il forte impatto negativo sull’ambiente: aumenta la produzione di rifiuti, spreco delle risorse idriche (per lo spreco di cibo domestico si stimano 151 miliardi di litri d’acqua) ed energetiche utilizzate per produrre, trasportare e conservare il cibo (Dati Osservatorio Waste Watcher International con Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari dell’Università di Bologna).
“Volendo semplificare, sprechiamo molto cibo per due motivi di fondo: da una parte non consumiamo gli alimenti in tempo perché hanno superato la scadenza in
etichetta oppure sono (o sembrano) deperiti, andati a male; dall’altra acquistiamo e cuciniamo troppo cibo producendo molti avanzi non sempre riciclabili.”
Andrea Segrè