Le Acli condividono la proposta
del raddoppio della linea storica
In questi giorni si sono create le condizioni per un ripensamento del tracciato della TAV tra Brescia e Verona. Come Acli valutiamo negativamente l'ipotesi del progetto originario che prevede il passaggio della linea a sud di Brescia in modo da collegare l'aeroporto di Montichiari, destinato ad un traffico prevalentemente di merci. Si tratta di un'opzione alquanto irrazionale, che rischia di emarginare ulteriormente la nostra città e aumentare i costi dell'opera rispetto al tracciato alternativo lungo l'attuale linea Brescia-Verona.
Inoltre il progetto non prevede la fermata dei treni ad alta velocità a Desenzano e ciò rappresenta una rinuncia a sfruttare la TAV per poter intercettare il traffico turistico, anche straniero, verso il lago di Garda. L'alta velocità è tanto più valida dal punto di vista ambientale quanto riesce a ridurre altre forme di mobilità più inquinante. Infine il tracciato inizialmente proposto comporterebbe un maggior impatto ambientale sul territorio, soprattutto per quel che riguarda il sacrificio dei vigneti e delle coltivazioni specializzate (il vitigno sacrificato andrebbe da un minimo di 80 ad un massimo di 200 ettari).
Per queste ragioni le Acli bresciane condividono e appoggiano l'orientamento del Comune di Brescia e della Regione Lombardia, favorevole al raddoppio dei binari sulla linea storica Brescia Verona, soluzione da appoggiare sia per ragioni di tutela ambientale, sia per evitare sprechi di denaro pubblico.