La dignità della persona rappresenta sempre più la nuova frontiera della convivenza civile. E’ evidente in molti campi, dalla scuola al lavoro, nella comunità.
Gli accadimenti di Montichiari e Calcinatello chiedono doveroso rispetto per le tragedie che colpiscono due famiglie e che hanno drammaticamente cancellato due giovani vite. Drammi che non ci chiedono di giudicare, ma di stare vicini alle sofferenze umane.
Ma che richiedono altresì un supplemento di riflessione per un clima sociale che sta manifestando segnali preoccupanti verso i Rom, che si esprimono in opinioni cariche di negatività.
Spesso per esorcizzare le paure si chiedono azioni drastiche. Sentiamo storie di discriminazione, di sgomberi, di violenze e purtroppo anche di tragiche morti innocenti, ma fortunatamente anche storie belle di prossimità, di percorsi educativi e sociali straordinari, che vedono spesso protagoniste tra i rom altre famiglie italiane, parrocchie, insegnanti e associazioni
Condividiamo la lettera degli amici don Fabio Corazzina, Damiano Galletti, Franco Valenti e ci auguriamo che le istituzioni siano in grado di fare la giusta mediazione che da loro ci si attende.
Roberto Rossini
Imelda Rigosa
Luciano Pendoli
Presidenza provinciale ACLI Bresciane