Volontari Acli. Il nostro grazie!

Lunedì 20 novembre 2023

Il 5 dicembre si celebra la giornata mondiale del volontariato. Il nostro ringraziamento per il prezioso, unico, insostituibile aiuto.

Il 5 dicembre è la giornata mondiale del volontariato, proclamata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1985. Ma a noi piace chiamarla la giornata mondiale delle volontarie e dei volontari, incarnando nei corpi di donne e uomini un agire generoso e capace.
Donne e uomini che sono la linfa vitale delle Acli, che costituiscono l’ossatura e danno il senso all’associazione. E allora questo 5 dicembre 2023 lo dedichiamo a voi, ringraziandovi per il vostro prezioso, unico, insostituibile aiuto.

Pensando a tutte e tutti voi, vi raccontiamo la storia di 4 volontarie e volontari che prendiamo un po’ ad emblema della nostra comunità solidale. Storie limpide ed essenziali per la vita delle Acli, che ci danno la forza, ogni giorno, di guardare al presente con speranza e concretezza.
Semplicemente… grazie!


LAURA BERTOLI

Laura è una figura di volontaria fortemente professionale, grazie alle competenze che ha sviluppato nel suo percorso lavorativo e che oggi mette a disposizione delle Acli. Una continuità tra vita personale e volontariato che costituisce un bagaglio culturale prezioso e che la porta ad essere soddisfatta del contributo che offre nel settore dei colloqui relativi al lavoro domestico. “Questo mio impegno da volontaria mi piace perché coniuga la mia formazione e la mia attività pregressa come psicologa del lavoro, con il contatto umano, contatto che deriva dal mettersi a disposizione degli altri e che permette di sviluppare legami e relazioni”. Alle Acli Laura è arrivata una decina di anni fa, dopo aver fruito di una consulenza in ambito pensionistico: “Ho lasciato il mio nominativo per segnalare la mia disponibilità e sono stata inserita nel servizio di colloquio per lavoratrici domestiche e badanti – ricorda – un servizio che si è sviluppato nel corso degli anni e che adesso permette di incrociare al meglio richiesta e offerta”.
Laura ancor oggi è molto impegnata con le Acli “perché ritengo che sia un’associazione che si spende in tanti campi, a fondo, con passione e competenze – conclude – ne condivido la filosofia, che è quella dell’impegno sociale serio e costante”.


ERMANNO COMINCIOLI

Aclista da sempre, Ermanno, presidente del circolo di Villanuova sul Clisi, si sente pienamente e storicamente parte del mondo Acli, dei valori e della filosofia alla base di questa realtà. Assumersi l’incarico di rilanciare il circolo, poco prima dello scoppio della pandemia, ha significato fare una sorta di salto di qualità nell’impegno di volontariato: “Il tempo e le energie che oggi dedico alle Acli sono significativi, ma le soddisfazioni che ne derivano ripagano di tutti gli sforzi – spiega – dopo aver preso in mano il circolo, insieme ad un bel gruppo di volontari che sono anche parte del direttivo, abbiamo attivato nuove azioni, realizzato nuove progettualità. Siamo diventati un luogo di promozione della cultura e di riferimento per la comunità: tutte le iniziative che proponiamo, dalle gite culturali alle cene, senza dimenticare gli incontri di spiritualità e informazione, sono accolte sempre con tanto entusiasmo, da tutto esaurito”.
Lo sanno bene le centinaia di persone che quest’anno hanno partecipato alla FestAcli provinciale, che si è svolta dal 4 al 9 luglio a Villanuova sul Clisi con il titolo: “Tu chiamale se vuoi... relazioni. Custodire legami per abitare comunità inclusive”. La festa ha rappresentato, per Ermanno e non solo, “un ulteriore momento di aggregazione che fa comunità, è stata una festa di valori e di persone, siamo molto contenti”.
I successi ottenuti spronano Ermanno e il circolo di Villanuova a proseguire su questa strada, nella convinzione, ribadisce il nostro volontario, “che i principi che animano le Acli sono quelli giusti e importanti. La sfida è come veicolarli sempre meglio nelle comunità: le iniziative sono un ottimo mezzo, poiché non sono finalizzate a se stesse bensì alla diffusione dei valori che le Acli perseguono da sempre”.
Che cosa ti piacerebbe di diverso o di nuovo? “Beh, sempre più coinvolgimento e partecipazione attiva nella vita del circolo, e non solo, soprattutto da parte della componente femminile”.


EMILIO LODA

E’ figlio d’arte Emilio, aclista sin da piccolo per tradizione familiare e poi, una volta adulto, per scelta precisa: “Mio padre è stato per un trentennio attivo al circolo Acli di San Gottardo, quindi io sono cresciuto tra tessere e iniziative – racconta Emilio – poi ho preso altre strade, anche se negli anni Ottanta a Bedizzole ho dato un contributo per la compilazione dei 730. Ma in seguito mi sono staccato dalla presenza attiva nel mondo Acli, fino al 2011, quando mi sono riavvicinato poiché sono stato coinvolto nell’organizzazione della prima edizione di Per...corri la pace: da allora il mio impegno si è sviluppato intensamente, soprattutto in ambito sportivo”.
Emilio è infatti diventato presidente dell’Unione sportiva delle Acli (US Acli) e oggi è una figura di riferimento per una associazione che, a suo avviso, “può e deve continuare ad avere un ruolo importante in questa società disorientata, disaggregata e, spesso, individualista. Le Acli creano coesione sociale, offrono formazione e indicano alcune strade per costruire comunità solidali, accoglienti e fraterne”.
L’associazione tuttavia, se vuole restare un punto di riferimento, non può non stare al passo con i tempi, mettersi in gioco e vivere i cambiamenti. Questo è l’augurio che Emilio fa alle Acli: “Sapere guardare al presente e ai giovani con sguardi aperti alle sollecitazioni, alle novità e al futuro. Senza perdere una caratteristica a loro peculiare: l’essere un baluardo di democrazia. E lo sono intrinsecamente, vista la forma associativa delle Acli che è basata su organismi liberamente eletti e partecipazione. Ma lo sono anche verso l’esterno, grazie al loro impegno nel promuovere partecipazione attiva e nel formare cittadini consapevoli: anche questo, anzi forse soprattutto questo, è un modo per rafforzare, dal basso, la democrazia del nostro intero Paese”.


ELISA STANGA

Elisa è una storica volontaria, molto attiva e radicata nella zona di Buffalora e San Polo, dove tutt’oggi presta il suo servizio. “Ho iniziato dando una mano al Caf e al Patronato dell’associazione dei pensionati di San Polo e da lì ho esteso la mia collaborazione con il circolo Acli – racconta – oggi sono presente in entrambi i luoghi, quindi l’impegno è importante, perché non si tratta solo di stare agli sportelli, ma anche di fare le riunioni di aggiornamento e, non di rado, rispondere anche a chi viene a cercarmi a casa perché non riesce a passare allo sportello”.
Eppure Elisa si sente appagata dal fatto di poter essere al servizio della comunità, specialmente della sua zona, dove è ormai un punto di riferimento conosciuto e stimato. “Le Acli riescono a stare a fianco delle persone, ne capiscono i bisogni e danno aiuto materiale. Certo, ci sarebbe bisogno di meno burocrazia, di ritorno al rapporto più diretto, ma questo fa parte di un discorso che non riguarda esclusivamente l’associazione bensì tutto il mondo. Vorrei anche che ci fosse più tempo da dedicare alle volontarie e ai volontari, che sono tanto preziosi per le Acli e per le comunità”.

 
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