Da "Il Giornale di Brescia" di mercoledì 13 novembre 2013
«La fede è una luce che illumina tutti i rapporti sociali»
Incontro promosso dalle Acli per presentare l’enciclica «Lumen Fidei», opera di due Papi
La fede è «luce che viene dal futuro», schiude agli uomini grandi orizzonti e «orienta il nostro cammino nel tempo». Alla «Lumen Fidei», la prima enciclica di Papa Francesco pubblicata il 29 giugno di quest’anno, le Acli provinciali di Brescia hanno dedicato lunedì sera un incontro di approfondimento. Il presidente Roberto Rossini, presentandolo, ha fatto riferimento al capitolo introduttivo dell’enciclica: «Il credere non è opposto al cercare: la fede esige una ricerca che illumina il nostro percorso». Iniziata da Benedetto XVI per l’Anno della fede da lui indetto, la «Lumen Fidei» è stata completata dal suo successore. E` divisa in quattro capitoli, commentati l’altra sera da don Massimo Orizio, assistente diocesano dell’Azione cattolica bresciana, e da Luca Ghisleri, presidente del Movimento ecclesiale di impegno culturale. Nel primo capitolo «si racconta la fede ha chiarito don Orizio - senza spiegare cosa sia ma narrando l’esperienza di uomini e donne che l’hanno vissuta». Essa è «prima di tutto un incontro, la risposta a una provocazione di Dio», che sollecita la ricerca e chiede risposte «non standardizzate». Memoria della promessa fatta da Dio ad Abramo, quella di divenire «padre di un grande popolo», la fede appare «strettamente legata alla speranza», aperta dunque al futuro.
Viene poi affrontato il nesso tra fede e verità. «Nella fede - ha spiegato Ghisleri - convivono l’istanza della singolarità e quella dell’universalità». «Con il cuore si crede» afferma san Paolo: e nel cuore, scrive il Papa, convivono «l’interiorità della persona e la sua apertura al mondo e agli altri; l’intelletto, il volere, l’affettività». Amore e verità «non si possono separare».
La fede apre dunque «a un percorso sovrarazionale, ampliando gli orizzonti della conoscenza». Essa non è però un evento personale: piuttosto, dice don Orizio, «una questione sociale» che ha espressione nella Chiesa. La Chiesa, chiarisce l’enciclica, «è il grembo entro cui la risposta della fede trova una concretizzazione storica». Essa consente la trasmissione della fede stessa attraverso «quattro forme: la confessione di fede, i Sacramenti, la preghiera, i Comandamenti». Fenomeno comunitario, la fede è anche a fondamento della società umana: essa, scrive il Papa, «diventa luce per illuminare tutti i rapporti sociali» perchè la fraternità umana non poggia sull’uguaglianza ma sul «riferimento a un Padre comune quale suo fondamento ultimo». L’uomo, conclude Ghisleri, ha una dignità solo in quanto immagine di Dio, «abitato da un’infinità che si declina in termini di finitezza».
Nicola Rocchi